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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Fontanini sul referendum online: "Dopo il Veneto tocca al Friuli"

Il presidente della Provincia di Udine sostiene che un voto autogestito via Web potrebbe essere utile per comprendere il pensiero dei friulani sul desiderio di autonomia per un'indipendenza in stile catalana

Dopo l’elezione online sul voto a favore dell’indipendenza del Veneto, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini analizza i possibili scenari futuri per il Friuli: 

Non si può restare indifferenti di fronte a quanto successo nel vicino Veneto – afferma Fontanini –con il referendum il cui esito assomiglia, per certi versi, ad un plebiscito. Adesso si annuncia lo sbarco anche in Friuli di questo afflato indipendentista con modalità ancora tutte da scoprire, soprattutto si annuncia una partita che testerà la voglia di distacco da organismi centralizzati e centralisti che scorre nelle vene dei friulani”. 

Secondo Fontanini la situazione si è verificata per l’immobilità statale: “Certamente lo Stato - rapace e rapido nei prelievi e altrettanto reticente nel restituire, tramite servizi funzionali ed efficienti, quanto versato dai cittadini in termini di tassazione e compartecipazioni - non ha mosso un dito per scongiurare scenari di ‘distacco’. Gli enti locali sono sempre più soffocati: costretti ad aumentare i balzelli a causa di uno Stato che riduce sempre di più i trasferimenti trattenendosi ciò che non gli spetta”. 

Secondo Fontanini, in una situazione generale che penalizza la virtuosità del nord, sarebbe necessario avviare un sondaggio via Web anche in Friuli:
“Credo che un referendum autogestito, via Web, potrebbe essere l’inizio per diagnosticare la voglia effettiva d’indipendenza cullata dai friulani per dare il via, successivamente, all’iter istituzionale verso l’indipendenza sul modello catalano – spiega il presidente della Provincia, che aggiunge -: Non c’è dubbio che la normativa internazionale dà ragione sul fronte dell’autodeterminazione all’ipotesi di indire un referendum. Prima di arrivare a questo punto, comunque, un sondaggio in Rete potrebbe fungere da utile test: del tutto inattaccabile come strumento sul piano costituzionale, dal momento che è espressione di un principio fondamentale della nostra Carta costituzionale, ovvero il diritto alla libera manifestazione del pensiero. Sottoporre ai friulani il quesito sull’indipendenza da Roma e da Trieste non è certo un reato. Chi intende avviare questa consultazione potrà contare sull’appoggio della Provincia”.

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