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Fontanini: la Provincia non pagherà l'IMU, in quanto tassa disumana

Il presidente si riferisce a due casi particolari in cui ritiene assurdo un esborso da parte dell'ente: si tratta del Centro Gravi e Gravissimi di via Gervasutta e degli edifici scolastici

“L’illogicità dell’Imu è sempre più evidente: si rilevano richieste assurde persino su edifici deputati a curare i disabili e sui terreni scolastici”, tuona il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini che non nasconde il “volto disumano di una tassa che arriva a pretendere soldi persino per il Centro Gravi e Gravissimi di via Gervasutta a Udine”. Il Presidente, annunciando battaglia, sottolinea l’abnormità di una decisione simile: “Ci si rende conto oppure no che il Centro gravi e gravissimi è un ospedale che si prende cura di una precisa categoria di ammalati?”.

Il Comune, nella lista degli importi, richiede a Palazzo Belgrado oltre 24 mila euro di Imu per questa struttura sanitaria pubblica gestita dall’Ass del Medio Friuli per conto dei Comuni della Provincia di Udine”. “A fare la differenza non è la questione di fine istituzionale perseguito direttamente o meno, come scrive il Servizio Entrate di palazzo D’Aronco, visto che in gioco c’è un fine molto più elevato di quello strettamente istituzionale che forse al Comune e ai suoi rappresentanti sfugge, considerata la materia: ovvero il diritto alle cure e alla presa in carico delle persone con handicap, concetto che rientra in quel fine collettivo che è la tutela della salute, anche per i casi gravi”. Secondo Fontanini “per immobili come questo destinato ad ospitare malati l’esenzione dovrebbe essere semplicemente auto-evidente e non invece dimostrata addirittura – come richiama la lettera del Comune – fornendo la prova che ricorrono in concreto le condizioni previste dalla legge per poter godere della esenzione”. “Ma dove siamo arrivati? Al punto che si tassano i disabili e gli ammalati?”, aggiunge.

LA REPLICA DEL SINDACO HONSELL

Altro capitolo bollente sul quale il Presidente annuncia un’immediata verifica con approfondimento puntuale prima dell’eventuale pagamento del saldo Imu (70 mila euro sono già stati versati, il resto si vedrà), è rappresentato dagli Istituti scolastici con i terreni utilizzati dalle scuole per attività didattiche, non certo commerciali: “Che discorsi sono quelli fatti dal Comune secondo il quale, per avvalersi dell’esenzione, l’Ente, oltre a possedere l’immobile, dovrebbe utilizzarlo direttamente per lo svolgimento delle attività elencate? O da domani mandiamo i nostri dipendenti anche ad insegnare nelle scuole, oppure il Comune dovrebbe ricordarsi che il trasferimento di una competenza, nello specifico caso quella dell’edilizia scolastica, è di per sé legittimante un utilizzo in certo modo mediato, pertanto non siamo né direttamente coinvolti né indirettamente. Noi siamo gli intermediari autorizzati affinché l’esercizio del diritto allo studio possa correttamente e regolarmente avvenire”. Tassati per oltre 33 mila euro gli Istituti in via Diaz (Copernico, Uccellis, Deganutti) compresi la Consulta, il Provveditorato agli Studi, Azienda Sanitaria, associazioni in comodato; tassati l’ITG Marinoni, l’Archivio di Stato (con circa 19 mila euro), , il palazzo della Prefettura (oltre 8 mila euro) e persino gli immobili inagibili come l’ex Villa Toppani e l’ex Cism in via Urbanis 3: “Per il Centro gravi e gravissimi e per le scuole la Provincia non ha intenzione di pagare”.



 
 

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