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Festa della Repubblica, "molte similitudini con il 2 giugno 1946"

Lo ha sottolineato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, a margine della cerimonia del 2 Giugno al Sacrario di Redipuglia

"Oggi festeggiamo i 75 anni della fondazione della Repubblica, ci sono molte similitudini con il 2 giugno del 1946: in quel momento il Paese era in ginocchio, usciva da una guerra che aveva coinvolto milioni di nostri connazionali; oggi stiamo uscendo da una pandemia con un Paese in gravi difficoltà ma che vede all'orizzonte un momento importante, di grande responsabilità comune dei partiti, dei movimenti politici, uniti insieme, oltre che nella campagna di vaccinazione, soprattutto nella ripresa economica attraverso il Pnrr", con gli "importantissimi investimenti in capitale. Allora come oggi si guarda al futuro delle prossime generazioni ed è questo che ci deve unire in uno sforzo comune, in un gesto di grandissima responsabilità". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, a margine della cerimonia del 2 Giugno al Sacrario di Redipuglia.

Honsell

"Oggi, 75° anniversario del Referendum fondativo della nostra Repubblica, è altrettanto attuale la necessità di una partecipazione e impegno politico di tutti, e da tutti vissuto con orgoglio". Lo sottolinea, in una nota, il consiglere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell. "Questo è l'insegnamento dei cittadini che votarono la Costituente. È un'eredità che dobbiamo onorare - conclude il consigliere - impedendo che l'antipolitica e l'indifferenza continuino ad essere considerati atteggiamenti eticamente accettabili. Buon 2 giugno!".

Moretti

"In questo giorno, 75 anni fa i nostri padri scelsero di vivere in una Repubblica libera e democratica, nel rispetto dei diritti di tutti. Oggi, nel solco di quegli ideali di unità e libertà, senza prevaricazioni o protagonismi, dobbiamo ispirarci nei comportamenti e nelle decisioni per arrivare alla sperata ripresa di tutta la comunità nazionale". Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica italiana. "Il pensiero e il riconoscimento, oggi va a tutti coloro che, soprattutto in questo duro anno caratterizzato da necessarie restrizioni, hanno contribuito a garantire la nostra sicurezza. Grazie a coloro che hanno affrontato situazioni complicate, dalle forze dell'ordine ai sanitari, senza venir meno al loro dovere, oggi la nostra comunità può finalmente rialzarsi. Ma gli sforzi fatti finora - conclude Moretti - non siano dimenticati, ma difesi, così come nel 1946 si scelse di difendere ideali e principi di una democrazia per la quale in molti si sono battuti".

Zanin

"I diciott'anni non sono soltanto il momento della libertà e della patente, ma anche l'occasione per fare scelte consapevoli, interessarsi alla politica in vista del voto e aiutare la propria comunità collaborando con le associazioni". E se a dirlo, come in questo caso, è una ragazza del 2003 come Giorgia Tribos – rappresentante dei coetanei festeggiati oggi al parco dei Tigli con la consegna della Costituzione e dello Statuto della Regione – vuol dire che qui a Gonars famiglie e insegnanti hanno seminato bene. Lo ha sottolineato anche Piero Mauro Zanin, ospite d'onore della cerimonia organizzata dal sindaco Ivan Boemo e coordinata dalla sua vice Cristina Stradolini, con un intervento in cui è andato al di là del ruolo istituzionale facendo riferimento alla sua esperienza di genitore. Citando Piero Calamandrei, il presidente del Consiglio regionale ha invitato i neo diciottenni a "voler bene alla Costituzione come a un amico, perché dietro ogni sua pagina c'è il sacrificio di giovani che pagarono con la vita la lotta contro la dittatura, ragazzi come voi. Lo fecero – ha osservato Zanin – perché nell'uomo c'è un'esigenza incomprimibile che si chiama libertà. Un valore che può essere limitato solo con la forza, oppure in situazioni straordinarie come la pandemia che abbiamo vissuto nell'ultimo anno e mezzo, quando ne va di mezzo il bene collettivo".

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