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Politica

“Family Friendly Lifestyle”, famiglie con bambini invitate al Parlamento UE

L’europarlamentare Marco Zullo: “se parliamo di famiglia, vogliamo interfacciarci con i reali protagonisti”

Cosa si può fare per migliorare lo stile di vita delle famiglie in Europa? Attorno a questa domanda gravita l’evento “Family Friendly Lifestyle”, che si svolgerà mercoledì 11 dicembre 2019 al Parlamento Europeo. L’iniziativa parte dall’europarlamentare M5S Marco Zullo, che ha lavorato per diversi anni nel territorio friulano e ora è al suo secondo mandato a Bruxelles. La reale peculiarità dell’appuntamento risiede nel fatto che non si tratta di un incontro a porte chiuse tra istituzioni politiche e portatori di interesse, bensì di un vero e proprio scambio d’opinioni che vedrà come protagoniste alcune famiglie, bambini compresi, invitate per l’occasione a Bruxelles.

Una decina sono i gruppi che saliranno nella capitale belga e avranno la possibilità di potersi interfacciare con ospiti speciali, relatori dell’incontro:
Lucinano Malfer, Dirigente dell'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, Alexander Ploner, campione italiano di scii e membro dell’ex nazionale italiana e infine David Scuderi, Senior manager e responsabile delle politiche pubbliche di Amazon.
Quella di mercoledì 11 si prospetta una tavola rotonda a tratti sui generis, se si pensa che gli stessi relatori, al fine di far interagire anche i piccoli ospiti, hanno ideato slide e materiali volti a stimolare un vero e proprio uno scambio creativo.

“Se parliamo di famiglia, vogliamo interfacciarci con i reali protagonisti – afferma l’eurodeputato Zullo, membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e della Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere – per questo, assieme al mio staff, abbiamo deciso di dare la possibilità ad alcune famiglie di essere con noi durante l’evento. Abbiamo manifestato la possibilità di una visita in parlamento nella comunità in cui vivo ora, e quasi in autonomia si è creato un gruppo di famiglie che, nel loro vivere quotidiano, molto probabilmente non avrebbero mai pensato di poter fare questa esperienza, non solo per motivi economici ma anche relativi alla credenza di non essere percepiti come importanti interlocutori dalle istituzioni. Pensiamo che quest’ultime debbano intervenire affinché la società progredisca verso un futuro sempre più “family friendly”, con meno vincoli e più sostegni e opportunità.  Gli ospiti che abbiamo invitato sono cittadini che possono contribuire ad aiutarci nell’analizzare l’attuale situazione, svolgono diversi mestieri come diverse sono le loro origini, italiane, europee ed extraeuropee.”
 
 

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