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«La manutenzione della montagna friulana è nella morsa della burocrazia»

Il consigliere regionale dem Enzo Marsilio torna all'attacco sulla gestione della giunta regionale egli affari che riguardano la montagna friulana

Il consigliere regionale dem Enzo Marsilio non è nuovo ai pungolamenti nei confronti della Regione rispetto al tema "montagna" e ora chiede un «intervento forte della Regione per snellire le operazioni di manutenzione».

L'attacco

«La manutenzione nei territori montani e l’attività servizio Gestione territorio montano, bonifica e irrigazione della Regione è strozzata da questioni burocratiche, amministrative ed economiche, a tal punto da impedire, troppo spesso, la regolarità e le tempistiche degli interventi. É necessario che la Giunta intervenga per snellire i procedimenti per gli interventi ordinari, in modo simile a come si agisce in caso di emergenza». A chiederlo è il consigliere regionale del Pd, Enzo Marsilio che oggi, nel corso dell'audizione dell'assessore alla Montagna, Stefano Zannier per l'illustrazione dell’attuale condizione dell'organigramma delle strutture stabili tecnico-amministrative e della loro programmazione amministrativa. Nel corso dei lavori Marsilio ha annunciato la presentazione di una mozione per impegnare la Giunta regionale a mantenere il livello di operatività del Servizio, l’assunzione di nuovo personale tecnico per i lavori di progettazione e per introdurre un meccanismo di semplificazione degli interventi in territorio montano.

«La professionalità dei tecnici e la bontà del lavoro delle squadre è riconosciuta da tutto il territorio, compresi i sindaci che chiedono un potenziamento del servizio. Questioni tecnico-amministrative ed economiche stanno diventando zavorre pesantissime che impediscono un efficiente servizio da parte delle squadre di manutenzione anche nei lavori ordinari, assoggettati a troppi controlli. Una cosa inconcepibile per lavori che hanno carattere di ordinarietà. Gli esempi da fare potrebbero essere molti, ma si pensi a quello che è successo alcuni giorni fa: in seguito alle abbondanti piogge di fine agosto, molte malghe sono irraggiungibili a causa dell'impraticabilità delle strade. In questo caso, se si seguono le vie ordinarie, è garantito che quelle strade non saranno liberate in tempi ragionevoli, con il risultato che le malghe non saranno fruibili nemmeno per la prossima stagione estiva, mettendo a rischio l’attività delle aziende agricole e un fiore all’occhiello della proposta turistica regionale».

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