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Elezioni

Nel decalogo di Martines la parola d'ordine è "partecipazione"

Presentato il programma della coalizione di centro sinistra a sostegno della candidatura a sindaco dell'ex consigliere regionale

Mentre nel centrodestra si bisticcia per capire chi sarà il candidato sindaco, nel centrosinistra si presenta un programma di stampo biblico - sia per numero dei punti trattati che per corposità -.  La coalizione, come ci tiene a sottolineare Martines nel suo intervento introduttivo, «ha trovato l'accordo prima sul programma, il contrario di quello che si vede in questi giorni con un’alleanza non riuscita, figlia di una lotta di potere, in cui si pietIscono accordi senza una visione comune».

Il decalogo

A far riferimento simbolico alle sacre scritture è lo stesso leader e aspirante sindaco, in un teatro San Giorgio oltre i limiti della capienza (tutti i posti a sedere sono occupati, in piedi almeno un centinaio di persone). «Il decalogo secondo il quale è stato strutturato il programma indica la modalità con cui ci siamo mossi. Questo percorso è una traversata che va nella direzione dei cittadini che hanno bisogno di un sindaco in grado di tenere rapporti diretti con loro».

Lo slideshow del programma

I punti

“Decentramento e partecipazione”, “prevenzione e sicurezza”, “sanità, coesione sociale e contrasto alla povertà”, “rigenerazione urbana”, “ambiente, sport e qualità della vita”, “economia, occupazione e sviluppo sostenibile”, “efficienza e trasparenza amministrativa”, “cultura”, “sistema dell’educazione, Udine città dell’infanzia”, "territorio del futuro e città dei progetti”: i punti programmatici, sui quali in questi mesi si è sviluppato il programma del centrosinistra, sono questi. Un denominatore comune? La "partecipazione", tanto da dedicarle un assessorato ad hoc in caso di vittoria. Il concetto vale su tutti i fronti, dall'idea di un osservatorio permanente su "prevezione e sicurezza" a quella di riportare i grandi concerti in città, non ncessariamente allo stadio, passando per una miriade di altri punti ideali.

La temperatura

Non c’è bisogno di un’analisi profonda per capire dove sta, almeno per ora, l’entusiasmo in questa campagna elettorale. Giovani, meno giovani, professionisti, studenti, facce note e no. Sul palco parlano in tanti, anche troppi, ma il ferro va battuto finché è caldo e in questo momento la coalizione, complici le disgrazie avversarie, è bollente, anche se nasconde bene il suo stato d’animo. 

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