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Elezioni Comunali 2013 Paderno / Via Tricesimo, 276

Ioan apre la sua campagna elettorale: "sarò il sindaco del popolo"

Il candidato del centro destra ha inaugurato ufficialmente la volata verso l'appuntamento del 21 e 22 aprile. Presenti anche Tondo e Fontanini, candidati a un secondo mandato in Regione e Provincia

Sindaco del popolo e per il popolo, per cambiare Udine. Così si presenta ai cittadini e alle cittadine udinesi il candidato sindaco ‘civico’ Adriano Ioan, nella serata dedicata dell’apertura della campagna elettorale con tutte le sei liste a suo sostegno, assieme al Presidente FVG Renzo Tondo e al Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, all’hotel Là di Moret. “Esiste un modo diverso di fare politica. E non si tratta certamente dell' anti-politica. La mia candidatura è una candidatura di discontinuità. Mi presento come sindaco-pragmatico, operativo, concreto che ridarà ossigeno e sicurezza alla città. Se qualcuno mi domandasse che tipo di sindaco intendo essere, la risposta sarebbe una sola: sarò il sindaco del popolo, della città e per la città. E starò sempre dalla parte dei cittadini”. Ioan guarda alla filiera unica composta da città-Provincia-Regione, un progetto unitario basato sulla collaborazione istituzionale. Basta polemiche, basta con le lotte ideologiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni”.

Ed ecco la lista dei ‘meno’ e quella dei ‘più’: meno spese superflue e inutili (parcheggio di Piazza Primo Maggio, pavimentazione via Mercato Vecchio), meno tasse (Imu, Tares), meno debiti in comune, meno multe, meno strisce blu, zero ideologia, meno rotondine insensate, meno buche nelle strade e nei marciapiedi, meno ufficio stampa, meno auto blu e meno arroganza da parte dell’istituzione verso i cittadini (“Sono i cittadini i veri padroni dell’amministrazione”). Più efficienza, più giustizia sociale, più lavoro, più giovani, più Europa, più innovazione, più investimenti per rilanciare lo sviluppo, più rispetto per l’ambiente, più sicurezza, più illuminazione, più spazio alle donne, più periferie, più partecipazione, più spazi per le associazioni, più cultura e università, più trasparenza, più parcheggi liberi, più asili, più rispetto per gli animali, più collaborazione con i comuni limitrofi, più identità; Udine più bella ed elegante. “Il cambiamento è possibile perché ognuno di noi ama Udine e soprattutto ognuno di noi la conosce”, ha sottolineato.

Un orizzonte chiaro per un candidato che rifiuta l’appellativo di leader, preferendo invece essere uno strumento per il cambiamento: “Sto ascoltando gli umori della gente e rilevo che c'è a Udine una indignazione che deve solo esplodere in energia positiva. Vorrei che comprendeste che io posso essere uno strumento per realizzare, insieme, questo riscatto per la nostra città”. Nel suo discorso di fronte all’esercito dei 200 candidati, quasi tutti neofiti della politica, che compongono le liste, gente onesta e con la schiena dritta, Ioan ha sottolineato la forza della novità: “Il mio progetto s'innerva sull'asse civico e proprio le liste civiche sono il concreto segnale del cambiamento possibile. Persone della società civile oggi ci stanno mettendo la faccia. Il primo segnale di discontinuità con il passato? “Sarà il metodo partecipativo dell'amministrazione di questa città - assicura Ioan – ed il primo esempio è stato proprio l’elaborazione del programma, “Sicurezza nel Cambiamento”, partecipato anche dai cittadini e con loro condiviso”.

Il candidato in corsa per Palazzo D’Aronco ha tracciato la componente vivace della campagna elettorale che sarà diversa dai soliti copioni: “La nostra campagna sarà allegra, fatta con la gioia, con il sorriso, con la speranza, con serenità! Nessun tono aggressivo. Guardiamo ad una Udine città aperta e città sicura, perché la città sicura  è quella che dà più diritti, se togli i diritti crei rabbia, crei insoddisfazione. Al centro della nostra azione ci sarà il diritto fondamentale: diritto al lavoro, perché senza lavoro non c'è dignità. A questo proposito ricordo che ho scritto nella mia prima pagina del programma un impegno solenne: devolverò metà della mia indennità da sindaco al lavoro, per creare un Fondo per i giovani e per i disoccupati”. Un passaggio specifico sulla sicurezza: “Udine ha tutte le carte per includere. Immagino una contaminazione sociale, una città che ritorni viva, venga vissuta di giorno, di sera, di notte. In sicurezza, un tema che tanto sta a cuore, e giustamente, agli udinesi: il sindaco non è uno sceriffo, però il sindaco può fare scelte importanti per la sicurezza e le faremo”. In conclusione Ioan ha affermato: “Se ci crediamo tutti, ebbene, vinceremo”. E sul “vinceremo” si è inserito l’intervento del Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini: “Ho avuto il piacere di conoscere Ioan come assessore all’edilizia scolastica in Provincia, ho apprezzato la sua grinta e le sue competenze nel risolvere delicate questioni per Udine, come la riqualificazione del patrimonio scolastico. La città di Udine deve ritornare ad essere protagonisti e ad esercitare un ruolo importante. Meno arrampicate sui tetti, meno sceneggiate e maggiore concretezza. E’ ora di dare un cambio alla città e ha suggerito a Ioan di tagliare i costi del Comune che ha ben 22 dirigenti contro gli  appena i 6 della Provincia di Udine. Ogni dirigente costa 100 mila euro l’anno, è ora di  tagliare!”.

“Una delle vulgate che passano è che Honsell sia imbattibile, ha esordito il governatore del FVG, Renzo Tondo: “Io voterei Ioan anche senza conoscerlo, perché peggio di come ha amministrato il sindaco uscente…”, ha provocato il Presidente della Regione. “Quando vedo un sindaco che va sulla carrozzina e strumentalizza la tematica della disabilità…, non lo accetto, a meno che il giorno dopo il sindaco non stanzi dei finanziamenti per queste persone, altrimenti vuol dire che l’ha fatto solo per l’immagine e qualche foto sui media”. Tondo ha elogiato l’ampiezza della coalizione che sostiene Ioan: “Dobbiamo dare stabilità con forze politiche che dimostrano la qualità e le competenze”. Tondo ha rilevato che questa campagna sarà sobria e dovrà essere fatta con la gente, un patto con il singolo cittadini: “Non siamo tipi da televisione, ma da fatti concreti: poche fasce tricolori e tanto lavoro. Siamo così, il sottoscritto, Ioan e Fontanini”. “Abbiamo bisogno che Ioan arrivi a diventare sindaco di Udine: vogliamo muovere l’economia di questa città che è stata amministrata in maniera ideologica, noi invece pensiamo in maniera operativa e concreta: questo non è il momento dei tecnici, bensì il momento dei manovali”.

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