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Politica Palmanova

Per Martines è «sconfitta netta», per Serracchiani «lezione durissima»

Le reazioni all'interno del Partito democratico dopo la batosta delle urne. «Governare in periodo di crisi fa perdere consensi - dice il sindaco di Palmanova -, ma il Pd, a tutti i livelli, deve fare autocritica per risintonizzarsi con i bisogni dei cittadini»

«La sconfitta del centro sinistra è chiara, ed impone al Partito Democratico due responsabilità immediate: aprire una seria discussione all'interno del Pd e valutare le proposte che verranno dal Movimento 5 stelle per un governo del Paese in un contesto europeo». È la prima analisi del dopo-voto per Francesco Martines, il sindaco di Palmanova, candidato all'uninominale di Udine per la Camera con il centro-sinistra (collegio dominato da Daniele Moschioni del centrodestra).

La legge che appiattisce

«Dobbiamo rispettare il voto dei cittadini che ci dimostra che le frequenze di ascolto e di comunicazione del centro sinistra non sono in sintonia con loro» anche se, aggiunge «la legge elettorale ha creato dei collegi uninominali di fatto inesistenti perché appiattiti all'interno del voto proporzionale. Di fatto non c'è possibilità di confronto tra candidati all'interno dello stesso collegio e questo affida di fatto il 100% dei seggi ad una suddivisione proporzionale».

Crisi

«Governare in tempi di crisi economica - prosegue Martines - proponendo riforme anche molto importanti purtroppo non attrae consensi. Coscienti di questo e di un sistema elettorale del tutto proporzionale, non possiamo perdere il senso di responsabilità e contribuire a sostenere il futuro del Paese all'interno di un contesto europeo. Ritengo che è nostro dovere valutare le carte che vorrà proporre il Movimento 5 Stelle, nell'interesse degli italiani».

Il partito

Quanto al Partito Democratico Martines afferma che «è necessaria una profonda discussione all'interno del partito sia a livello regionale che nazionale per ricominciare a ricostruire un tessuto ormai sfilacciato».

Serracchiani

Dello stesso tono la presidente della Regione Serracchiani, sconfitta nettamente a Trieste da Renzo Tondo e possibile recuperata con il proporzionale. «È stata una lezione durissima che mette il Pd e tutto il centrosinistra di fronte a interrogativi decisivi e direi vitali». Per Serracchiani «l’identità riformista e i risultati di governo non bastano più a intercettare milioni di persone e non riescono a rispondere ai loro bisogni. In tempi di incertezza e di paura, per loro non siamo stati un punto di riferimento. Da questa sconfitta bisogna ricostruire un’identità, una missione e un rapporto - conclude - con interi strati di popolazione».

   

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