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Dote famiglia Fvg: il bonus di 500 euro per ogni figlio minorenne

Aperto da martedì 12 luglio il portale per fare la domanda. Il contributo sarà destinato per coprire, ad esempio, le spese di sport, doposcuola, ripetizioni, gite e musei effettuate dal primo gennaio 2022

Sono 24 i milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Friuli Venezia Giulia a favore dei figli minori di 18 anni. L’obiettivo è coprire le spese già sostenute dalle famiglie in servizi educativi, ludici, extrascolastici, sportivi e turistici. Verranno erogati un massimo di 500 euro l’anno per ogni bambino o bambina da zero a 18 anni. Si tratta della Dote famiglia che prevede il rimborso delle spese per centri estivi, doposcuola, babysitting, servizi culturali come musei, concerti, teatri con abbonamenti nominali, percorsi didattici e di educazione artistica e musicale, ripetizioni e corsi di lingua, gite scolastiche, viaggi d'istruzione e attività sportive.

Come funziona

La Dote Famiglia è un contributo regionale rivolto ai figli minori fino ai 18 anni non compiuti per sostenere le spese relative a servizi carattere educativo, ludico e ricreativo e per conciliare i tempi di vita familiare con quelli lavorativi. Il contributo può essere richiesto solo dal richiedente/titolare di Carta famiglia. Per l’anno 2022 il contributo potrà essere richiesto per le spese già effettuate a partire dal primo gennaio 2022.

Le spese oggetto del rimborso devono riguardare prestazioni e servizi svolti all’interno del territorio regionale. Potranno essere rimborsati servizi di sostegno alla genitorialità ed educativi come centri estivi, doposcuola, baby sitting, corsi di lingua straniera o lezioni di ripetizioni di materie scolastiche, servizi culturali come l’accesso a musei, a concerti o a teatro sia con biglietto sia con abbonamento. Ma anche gite scolastiche, viaggi di istruzione, visite didattiche. Nelle indicazioni si parla di frequenza a laboratori, atelier, percorsi didattici su tematiche specifiche. E infine si potranno coprire le spese anche delle attività sportive.
 

Chi può richiederla

Può richiedere Dote famiglia il titolare di Carta famiglia in possesso dei seguenti requisiti: carta famiglia attiva, Isee minorenni in corso di validità con valore inferiore o uguale a 30 mila euro, almeno un figlio minore in carico al nucleo familiare.

Se non si è titolare di Carta famiglia, è possibile presentare la domanda contestuale sia di Carta famiglia sia di Dote famiglia. Il Comune dopo la verifica dei requisiti e il rilascio di Carta famiglia, procede a istruire la domanda di Dote famiglia.

Sono esonerate dal presentare l’Isee le madri di figli minori a carico inserite in un percorso personalizzato di protezione e sostegno all’uscita da situazioni di violenza debitamente attestato dal servizio sociale dei Comuni o da un centro antiviolenza o da una casa rifugio operanti nel territorio del Friuli Venezia Giulia che siano iscritti nell’elenco regionale delle strutture antiviolenza.

Le dichiarazioni

“Un modo per far fronte all’aumento dei costi della vita – ha dichiarato l’assessora alla famiglia Alessia Rosolen –. È il culmine di un intenso lavoro iniziato nel 2018, per contrastare il calo demografico e una povertà educativa sempre più diffusa. Da allora sono triplicate le risorse annuali per garantire alle famiglie del Friuli Venezia Giulia l'accesso ai servizi prima infanzia".

"Le misure che abbiamo adottato – ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga - rappresentano uno strumento concreto di crescita sociale ed economica per il nostro territorio. I recenti dati sull'occupazione femminile parlano infatti di un aumento del 9,7 per cento in questa prima parte dell'anno rispetto al pre pandemia. Se analizziamo poi il'gender gap', nel 2022 la nostra Regione segna un 12,9 per cento , quando nel 2018 la percentuale era del 15,6 e il dato medio in Italia è del 17,7 per cento".

L’opposizione ha criticato la riduzione del 50 per cento alle famiglie con meno di cinque anni di residenza in regione. Secondo la consigliera regionale dem Anna Da Giau, la ‘Dote famiglia’ “di fatto esclude le famiglie con meno di due anni di residenza e premia senza comprensibile motivo quelle residenti da più di cinque anni. Il Centrodestra dimostra ancora una volta di essere testardamente legato alle logiche di chiusura e difesa dei confini che di fatto creano delle situazioni nelle quali le famiglie, con simili necessità e bisogni, si trovano a essere trattate diversamente in base agli anni di permanenza nel nostro territorio".

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