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"Disastro Net": l'opposizione Pd a gamba tesa su Laudicina, chiesta la revoca delle deleghe

Secondo la consigliera Cinzia Del Torre, l'assessora ha gravi responsabilità politiche sulla mala gestione della partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Udine e in altri comuni friulani

Gravi responsabilità politiche, sia dirette sia per culpa vigilando, ovvero colpa per la mancata sorveglianza, a carico dell'assessora Francesca Laudicina per il caos in cui versa la Net, la società partecipata al 68 per cento dall’amministrazione comunale di Udine. Questa l'opinione di Cinzia Del Torre, consigliera comunale del Pd, che, di fatto, ha chiesto che la Laudicina venga spogliata delle deleghe sulle partecipate per il "disastro Net". La questione dovrebbe essere discussa nell'ordine del giorno del consiglio comunale previsto per oggi, 25 ottobre. La richiesta inoltrata prevede che le deleghe alle partecipate siano destinate ad altro assessore o assunte dallo stesso sindaco Pietro Fontanini.

Le accuse

Le accuse mosse alla Laudicina da Cinzia Del Torre si possono riassumere in questi termini: prima fra tutte viene valutata inopportuna la decisione di nominare come presidente Mario Raggi, già sotto processo per bancarotta fraudolenta. Inoltre, si contesta la mancata e tempestiva sostituzione dei consiglieri dimissionari  Ugo Falcone e Laura Antonelli. Si sottolineano, poi, i difficili rapporti con i soci piccoli azionisti, in quanto la Laudicina è componente del comitato del controllo analogo. La Del Torre afferma anche che l'assessora non abbia condiviso con i soci il percorso per la sostituzione del cda decaduto. Le accuse si spostano anche sul fatto che la Laudicina non abbia controllato e monitorato le procedure per le scelte del nuovo direttore generale con il risultato che, dopo sei mesi dalle dimissioni di Massimo Fuccaro, la società Net non lo abbia ancora sostituito.  Per quanto riguarda le questioni economiche la consigliera afferma "il valore contabile della gestione caratteristica di Net indica una previsione in negativo per circa 830 mila euro, mentre a consuntivo certifica meno 70 mila euro". E, indica, come, anche di fronte di un'indagine della guardia di finanza in relazione al project financing per la realizzazione dell’impianto del Digestore Anaerobico, partita un anno fa, l’assessora Laudicina non abbia rilevato alcuna irregolarità o presentato osservazioni. E per concludere, la Del Torre sostiene: "se, come preannunciato dal sindaco giovedì 21 ottobre durante la commissione bilancio, non sarà rispettato il termine indicato da Anac per dare riscontro alle osservazioni pervenute – la scadenza del termine è a metà febbraio - la società Net spa rischia di perdere i requisiti che le consentono di operare come società in house per il Comune di Udine e per altri enti locali e pertanto di continuare a nell’attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti". Per la consigliera dell’opposizione, in definitiva, l'assessora Laudicina "deve smettere di occuparsi di Net e delle altre società partecipate dal Comune, per limitare i danni fin qui prodotti".

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