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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Minoranza esclusa dal sigillo della città all'Ospedale, la protesta

In un documento congiunto quattro gruppi dell'opposizione protestano contro i metodi divisivi che adotterebbe l'Amministrazione

Nessun coinvolgimento nella cerimonia che in Comune – ieri a palazzo D'Aronco – ha visto consegnare al Santa Maria della Misericordia il sigillo della città. È quanto lamentano Alessandro Venanzi, Federico Pirone, Rosaria Capozzi e Lorenzo patti, capogruppo in consiglio comunale – rispettivamente – di Partito democratico, Progetto innovare, Movimento 5 stelle e Siamo Udine. Il testo congiunto che hanno inviato.

«È con sincero rammarico che veniamo a scoprire dai quotidiani locali che è stato consegnato da parte dell'amministrazione comunale, nella giornata di ieri, il sigillo della città all’Ospedale di Udine per la capacità con la quale è stata gestita l’emergenza Covid 19. Nulla da eccepire sulla scelta in sé, augurandoci che non ci si dimentichi troppo in fretta del ruolo insostituibile che sono capaci di offrire il servizio pubblico e il suo personale, ai quali rinnoviamo i nostri più sinceri apprezzamenti e ringraziamenti. Dispiace solo che un momento significativo per tutta la comunità cittadina come questo non abbia spinto né il sindaco né la sua giunta a cercare una condivisione unanime e una partecipazione di tutto il consiglio comunale che avrebbero ancora di più reso onore a questa giusta scelta. Ci sono dei momenti e delle scelte verso le quali la nostra comunità si attende che la politica metta da parte le proprie divisioni e lavori unita. Questa ci sembrava un'occasione giusta, abbiamo sbagliato a dare per scontato che così fosse per tutti».

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