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Giovedì, 25 Aprile 2024
politica cittadina

«Può succedere qualsiasi cosa che comunque a Udine la sinistra ha un bacino di voti importante»

L'analisi del consigliere comunale di Forza Italia Giovanni Govetto sulle politiche: anche a Udine crolla la Lega, mentre Pd e Fi si confermano stabili pur davanti all'avanzata di Fratelli d'Italia

Udine rimane una città sui generis, per quanto riguarda la sua disposizione politica. Anche in un momento in cui l'intera nazione vira nettamente da una parte, il capoluogo friulano non sa rinunciare a una sua predisposizione, seppur sbiadita, verso l'area democratica. Ad analizzare il voto delle politiche effettuato in città, cercando di interpretarlo in vista delle amministrative del 2023, è il consigliere forzista Giovanni Govetto.

Cambiano gli equilibri del centrodestra a Udine: che fine farà la Lega?

«I dati che abbiamo su Udine sono per certi versi in controtendenza, confermano che c'è un voto di sinistra che è imprescindibile, non collegato alla situazione contingente. Può succedere qualsiasi cosa che comunque a Udine la sinistra ha un bacino di voti importante. Questo è un dato di cui dobbiamo tenere conto, che non scopriamo certo oggi». Govetto fa un'analisi partendo da una storicità politica di Udine, ma rimane comunque sorpreso. «Nella situazione disastrosa del Pd non mi aspettavo comunque questo risultato né l'exploit di Azione (che hanno preso, in città, rispettivamente il 21,53% e il 12,65% ndr)».

Giovanni Govetto

Giovanni Govetto

Verso il 2023

«Noi del centrodestra dobbiamo interrogarci su come fare da adesso in poi: anche Fratelli d'Italia deve chiedersi come mantenere quello che ha ottenuto, visto che le elezioni a Udine arriveranno dopo un inverno che sarà duro per tutti. La Lega dovrà farsi molte domande, perché anche a livello cittadino la performance che è emersa è ampiamente al di sotto delle attese». E Forza Italia? Il partito di Govetto parte da 2.475 preferenze, considerate «importanti perché anche queste imprescindibili». Come a dire che il anche il centrodestra gode a Udine di un bacino di elettori "solido", che è quello dei forzisti. «Dobbiamo interrogarci e capire subito come lavorare in questi mesi per le elezioni di primavera. Fermo restando che le elezioni politiche sono molto diversi dalle elezioni del Comune», continua Govetto. Quel che preoccupa maggiormente il consigliere azzurro è comunque la scarsa percentuale di elettori. «Anche qui il partito più grande è stato quello degli astenuti che a mio avviso sono stati agevolati da una legge elettorale assurda, che non ci permette nemmeno di dare delle preferenze, cosa che non succederà in Comune, dove si decide come hanno lavorato quelli che mi amministrano. Da questo punto di vista i giochi sono aperti e in primavera tanti di quelli che il 25 settembre non si sono espressi mi auguro andranno a votare». 

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