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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Cividale del Friuli

«Cividale slovena? È una bestemmia!»

Il consigliere regionale di Forza Italia, Roberto Novelli, è sceso in piazza per manifestare contro l’iniziativa di Slofest 2017 che ha previsto una passeggiata alla scoperta della "Cividale slovena". Novelli: «Forum Iulii dal punto di vista storico, culturale e linguistico, tutto è, fuorché slovena»

“Basta con questi continui tentativi di slovenizzare la città di Cividale del Friuli che dal punto di vista storico, culturale e linguistico, tutto è, fuorché slovena. Prima – rileva Novelli – nella città ducale si è svolto il progetto Cividale: po slovensko Čedad con l’intento di scoprire la toponomastica slovena di Cividale, ora, appena due settimane dopo, ecco un’altra passeggiata alla scoperta della Cividale slovena. Come se Cividale fosse la capitale della minoranza nazionale slovena in Italia. Quando, lo sanno bene tutti, a Cividale non si è mai parlato lo sloveno, bensì le varianti linguistiche slavofone dei cittadini delle Valli del Natisone che si sono trasferiti a Cividale, o che hanno frequentato tradizionalmente la città”.

“Forse vale pena ricordare un po’ quella che è stata la storia della città di Cividale che viene fondata da Giulio Cesare nel 50 a.C. come Forum Iulii, poi passa all’occupazione dei Longobardi e diventa uno dei 35 ducati italiani. Nel VIII secolo, durante la dominazione dei Franchi, la città prende il nome di Civitas Austriae che si tradurrà nell’attuale Cividale. Nel 1077 inizia il dominio temporale del Patriarcato di Aquileia; Cividale è sede del Patriarcato fino al 1238. Nel 1420 passa sotto il dominio della Repubblica Veneta e nel 1797 con il trattato di Campoformido viene assegnata agli Austriaci. Dal 1866 è riunita al Regno d’Italia”.

“Come si può facilmente notare – prosegue l’esponente di Forza Italia – non c’è traccia della nazionalità e della lingua nazionale slovena a Cividale che è e rimane una città friulana. E chi si ostina inesorabilmente a voler sostenere il contrario, dimostra soltanto di voler politicizzare e strumentalizzare una questione che non è mai stata aperta, salvo da leggi nazionali approvate in seguito ad accordi internazionali nei quali è emersa la debolezza italiana nel difendere aree del territorio del FVG che sono sempre state e rimangono italianissime”.

“Dietro ad iniziative come Cividale: po slovensko Čedad e Slofest 2017 vi è soltanto la volontà di voler slovenizzare Cividale del Friuli, come, peraltro, le associazioni della minoranza linguistica nazionale slovena, supportate da una certa sinistra, stanno già facendo da tempo nelle Valli del Natisone. L’ho detto molte volte e lo ribadisco: la lingua slava che si parla nelle Valli del Natisone non è sloveno, bensì una lingua slava autonoma ed autoctona denominata nedisko. Lo sloveno è una lingua del tutto estranea al nostro territorio”.
“Auspico che questa manifestazione di protesta – conclude Novelli – possa servire a tenere alta l’attenzione su un problema che magari vorrebbe essere tenuto sotto traccia, perché Cividale non è mai stata e, mi auguro, mai sarà slovena”.

foto Novelli manifestazione Cividale-2-2

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