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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Bocciato il riordino delle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia

Il Consiglio delle autonomie locali ha respinto la proposta dell'assessore Panontin, che ha commentato la scelta come "un voto politico", precisando che "in questa riforma è delineato un nuovo sistema istituzionale regionale, fondato sui due pilastri fondamentali della Regione e del Comune, per essere più efficienti, meno burocratici e costare meno, razionalizzando responsabilità e funzioni"

Con 10 voti a favore, 6 contrari e 5 astenuti - su un totale di 21 votanti - , il Consiglio delle Autonomie Locali del Friuli Venezia Giulia ha respinto l'intesa sullo schema di disegno di legge regionale relativo al “Riordino del sistema Regione-Autonomie Locali. Ordinamento delle unioni territoriali intercomunali e riallocazione delle funzioni amministrative"

L'intesa sul disegno di legge, presentato dall'assessore alle Autonomie Locali Paolo Panontin e approvato in via preliminare dalla Giunta Fvg il 22 settembre, necessitava di un quorum di 12 voti a favore, ma la proposta non è passata. Ai microfoni dell’Ansa Panontin lo ha giudicato come “Un voto politico", sottolineando il voto contrario delle Province e dei Comuni governati da giunte di centrodestra, come Cividale, Tarvisio e S.Maria Longa, tutti in provincia di Udine. Il progetto prevede il superamento delle Province con il passaggio di numerose funzioni alla Regione, ai Comuni e alle Unioni di comuni.

"Se andare avanti con la riforma oppure no nonostante questo voto - ha precisato Panontin - sarà una decisione della Giunta. Quanto al Consiglio delle Autonomie l’ho stralciato da questa riforma in quanto è necessario capire come si articoleranno le autonomie sulla base delle Unioni di comuni, prima di decidere come ridisegnare il Cal in termini di funzioni e di rappresentanza. In questa riforma è delineato un nuovo sistema istituzionale regionale, fondato sui due pilastri fondamentali della Regione e del Comune, per essere più efficienti, meno burocratici e costare meno, razionalizzando responsabilità e funzioni".

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