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Al Comune di Udine “Europa Aquileiensis” appoggerà Martines

Il soggetto politico civista ed euroregionalista guidato da Travain opera una scelta “in omaggio alle migliori tradizioni democratiche e progressiste della Udine storica originaria”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Le prime consultazioni interne al neocostituito “Coordinamento Politico Euroregionalista Friulano / Coordenament Politic Euroregjonalistic Furlan “Europa Aquileiensis”, tenutesi venerdì 15 dicembre 2017, hanno espressamente indicato un indirizzo, in forme e a condizioni da definire, a supporto della candidatura del dott. Vincenzo Martines alla guida della città di Udine. “Ciò non soltanto essendo egli stato – rileva il coordinatore del gruppo, prof. Alberto Travain – il primo a dare positivo riscontro all'appello sociale del Fogolâr Civic del 4 novembre 2017 'per una Udine nuova Aquileia / a pro di un Udin Aquilee gnove' da cui trae spunto ora il soggetto politico 'Europa Aquileiensis', ma anche perché un pur contingente posizionamento dello stesso al fianco del Centro-sinistra udinese può felicemente connettersi con un perseguito richiamo alle migliori tradizioni democratiche e progressiste della Udine storica originaria oltreché all'imprescindibile europeismo pur riformista o rivoluzionario che caratterizza culturalmente detta formazione euroregionalista, tratto, questo, che in sede locale, difficilmente o confusamente pare riscontrarsi presso altri indirizzi”. “Campo di dibattito proficuamente teso ad una sintesi – rimarca Travain – potrebbero, invece, risultare temi quali quelli inerenti ad identità, immigrazione, accoglienza, coesione socioculturale, sicurezza, garanzie economico-sociali: gli stessi sui quali oggi il Centro-sinistra più si vede contendere l'elettorato”. Professionisti e intellettuali, artigiani ed artisti, genitori e docenti, impiegati e dirigenti, architetti e medici, musicisti e contabili, esercenti e sarti, lavoratori e pensionati: ecco il variegato estratto di società locale che, lo scorso 14 novembre, ha posto le basi a Udine di un nuovo partito ispirato agli ideali del civismo culturale euroregionalista friulano ovvero all'idea di rilanciare il Friuli e la sua capitale come rinnovati cuori morali della Mitteleuropa che fu di Aquileia. Alla guida del neonato soggetto politico pronto a scendere a vario titolo in campo in Friuli Venezia Giulia nella prospettiva delle prossime elezioni amministrative, regionali e politiche è stato eletto unanimemente il 14 novembre stesso il prof. Alberto Travain, leader storico del trentennale Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”. Con dodici altri “costituenti”, rappresentanza poliedrica della società civile e culturale del territorio (Alfredo Maria Barbagallo, Sergio Bertini, Gianna Bianchi, Andrea Cantoni, Renata Capria D'Aronco, Maurizio Di Fant, Giuliano Fabbro, Fernando Luisi, Claudio Moretti, Roberto Pirzio-Biroli, Andrea Sabbadini, Alberto Travain, Mirella Valzacchi), Travain ha dato vita, così, per l'appunto, al Coordinamento Politico Euroregionalista Friulano / Coordenament Politic Euroregjonalistic Furlan “Europa Aquileiensis”, avente lo scopo di sviluppare anche in campo politico-amministrativo le prospettive delineate dal summenzionato appello sociale del Fogolâr Civic “per una Udine 'nuova Aquileia' / a pro di un Udin 'Aquilee gnove'” del 4 novembre 2017 – diffuso in cartaceo ed a mezzo stampa – in adesione alla trentennale esperienza storica del movimento culturale civista sopraccitato. Eccone, pertanto, rinnovato il testo, bilingue italiano-friulano, assunto come fondamentale linea programmatica. “Gli odierni sviluppi del quadro regionale e internazionale autorizzano, anzi sollecitano, una ricollocazione di Udine, alla ricerca di ruoli all'altezza delle sue migliori tradizioni e ambizioni. Dai ruoli che Udine saprà scegliersi e ritagliarsi dipenderà, così, in larga parte, lo sviluppo della sua economia, della sua società e della sua futura incidenza politica. Urgono per Udine scelte di ruolo tanto più fondate quanto più radicate nel suo intimo essere e nelle sue potenzialità specifiche. Si ritiene massima ambizione programmatica di Udine quella di rinnovare, per quanto possibile, nell'attualità, in ogni settore, i fasti della Madre Aquileia, prima metropoli cosmopolita della Mitteleuropa, sviluppandone nel presente gli esempi storici più consonanti alle esigenze dei tempi. Udine, piccola nuova Aquileia, dunque, laboratorio civico e raccordo internazionale di civiltà, aperta al globale ma procedente orgogliosamente dalla propria realtà naturale e storica di crocevia del Vecchio Continente! La nostra Udine ha davvero il dovere d'intervenire a favore di una rinascita della dimensione e del ruolo 'aquileiesi' nel mondo di oggi! Udine, ultima capitale di quella prima Mitteleuropa unita che fu il Patriarcato di Aquileia di un tempo, ritessa la trama di quei legami che sfortunatamente non sono più ora coscienza comune! Sarà senza dubbio grato proporre la messa in atto d'iniziative concrete ed idonee al perseguimento di detti fini, con compatibile coinvolgimento delle più varie sensibilità civili e sociali della nostra terra. Per parte nostra, coerentemente con un'esperienza di quasi un trentennio di liberali attività civiche culturali orientate alla promozione di tali prospettive in seno alla nostre cittadinanza ed Istituzioni, non faremo certo mancare il nostro impegno affinché finalmente una chiara coscienza della 'missione storica' del nostro territorio possa tradursi in un programma proficuo di amministrazione del nostro futuro al centro di una nuova Europa / In vuê i svilups sul front regjonâl e internazionâl a permetin, o a sburtin ancjemò miôr, che Udin al riviodi la sô posizion, cirintsi funzions a nivel des sôs tradizions e ambizions plui validis. Des funzions che Udin al savarà sielzisi e gjavâsi fûr al dipindarà, pe plui part, cussì, il svilup de sô economie, de sô societât e ancje ben dal so pês un doman te politiche. A coventin par Udin sieltis di funzion che a vedin mani tant che lidrîs tal so jessi intrinsic e tes pussibilitâts sôs particolârs. Si calcolile di ambizion massime intun program par Udin chê di rionzi, di chel che si pues, su ogni cjamp, tal presint, lis grandecis de Mari Aquilee, prime metropul cosmopolitiche de Mittel-Europe, svilupânt in zornade i spiei storics plui conformâts cu lis dibisugnis dal timp corint. Udin, partant, piçule Aquilee gnove, farie civiche e pivot di civiltâts internazionâl, vierte al globâl ma partint di braure de sô situazion naturâl e storiche di crosere dal Continent Vieri! Il nestri Udin al è pardabon in dirit di movisi pe rinassince di une misure e di une funzion 'aquileiesis' tal mont di cumò! Udin, capitâl ultime di chê prime Mittel-Europe unide che al jere une volte il Patriarcjât di Aquilee, che al torni benon a tiessi la trame di chês leandis che, magari cussì no, in vuê no son plui part di un sens comun! Al sarà gust sigûr di proponi iniziativis di meti in vore concretis e buinis pai fins declarâts, tirant dongje dabon, dulà che si pues, lis plui diferentis sensibilitâts civîls e sociâls di chenti. Par con nestri, in linie cuntune esperience di scuasit trente agns di gjenerosis ativitâts civichis culturâls tratant di puartâ ciertis prospetivis tra la int e tra i sorestants, no lassarìn, si capìs, mancjâ il nestri impegn par maniere che, biade la ore, un sens rampit de 'mission storiche' dal teritori nestri al puedi voltâsi intun bon program di aministrazion dal nestri avignî tal mieç di une gnove Europe”. “Ciò non significa trasformare il Fogolâr Civic – chiariva da subito Travain – in partito politico bensì trasferire direttamente anche in campo politico e amministrativo alcune sue tematiche principali, gravide di positive ricadute su economia, società e politica del territorio eppure sinora non sufficientemente o per nulla considerate presso i cosiddetti 'sorestants' locali. Per tre decenni ho trattenuto da coinvongimenti nell'agone politico un soggetto civico che doveva rappresentare le istanze di una sana 'piazza' orgogliosamente e costruttivamente contrapposta ai 'palazzi' del potere di casa nostra. Questo ho cercato di fare alla guida o a supporto di varie sigle di sodalizi e di iniziative che dalla fine degli anni '80 ho 'scagliato' contro una politica che mi pareva sempre più sussiegosa e lontana dal cittadino comune nonché da certi grandi valori culturali insiti nel mito della civiltà friulana. Dal 'Parlament' civico del '91, all''Academie' universitaria del '94 sino al battesimo del 'Fogolâr Civic' nel 2002, è stata la storia di un nobile tentativo sociale di rifondare dalle basi il pensiero civile popolare ed istituzionale, la coscienza storica, le ambizioni e i progetti di una comunità locale nel solco di un 'friulanismo' in qualche modo 'eretico', orgogliosamente legato a gloriose matrici democratiche e 'rivoluzionarie' udinesi rimontanti alle stagioni più esuberanti della vicenda storica di un capoluogo friulano emulo e libero interprete dei fasti metropolitani della Madre Aquileia. Io resto, quindi, alla guida del Fogolâr Civic, realtà fieramente apartitica posta a presidio di un'identità separata del popolo rispetto alle Istituzioni, dei cittadini rispetto alle autorità insediate, ma non rinuncio a promuore personalmente un partito che ne rilanci valori ed istanze in sede politica. Sono ancora disposto, come da trent'anni, a non candidarmi per garantire al Fogolâr Civic una guida davvero indipendente; non sono invece più disposto a ritrarmi da un impegno diretto, progettuale e mobilitativo, nel campo della politica. Non c'è altro tempo per imprimere un'ultima svolta atta a scongiurare il tracollo dei territori ossia delle comunità locali di fronte alle incalzanti derive culturali ed economico-sociali della globalizzazione. Si tratterà, quindi, di un contributo alla qualità della vita politica e amministrativa della Friulanità intesa come cerniera del Continente: un'iniziativa aperta al confronto e soprattutto alla collaborazione con tutti i soggetti, di ogni orientamento politico e ideale, sinceramente attenti al bene comune delle genti regionali nonché dei popoli della Mitteleuropa figlia di Aquileia!”. Per contatti: europa.aquileiensis@libero.it.

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