Friulani attenti all'ambiente: raccolti più di 140 mila chili di pile e accumulatori portatili
Nel 2021 si è registrato un aumento del numero dei luoghi di raccolta dell'8 per cento rispetto all'anno precedente: in tutto sono 269
In tutto il Friuli Venezia Giulia sono stati raccolti chilogrammi 140 mila e 448 chilogrammi di pile e accumulatori portatili nel 2021, con un incremento rispetto all’anno precedente. Sono 269 i luoghi di raccolta (+8% rispetto al 2020). In Italia sono stati raccolti 10 milioni 250mila e 252 chili di pile e accumulatori portatili.
Nel 2021 si è registrata una flessione del 7,5 per cento nella raccolta, dopo anni di crescita. Si tratta di una delle conseguenze legate al profondo cambiamento nelle tecnologie che, ogni giorno, forniscono l’energia per alimentare i nostri dispositivi personali. In effetti, l'utilizzo degli accumulatori ricaricabili sta diventando sempre più ampio rispetto alle pile usa e getta. Questa situazione fa in modo che ci sia un incremento del tempo di vita medio delle batterie e una diminuzione dei rifiuti disponibili per la raccolta. Continua invece ad aumentare il numero di luoghi di raccolta iscritti al Cdcnpa (punti vendita, centri di raccolta, impianti di trattamento dei Raee, grandi utilizzatori, centri di stoccaggio e centri di assistenza tecnica) che nel corso del 2021 sono passati da 10 mila 952 a 11 mila 296. Il numero di luoghi di raccolta è aumentato in quasi tutte le regioni italiane. Mentre per la raccolta in termini assoluti è ancora una volta il Nord a registrare i quantitativi maggiori: sul podio Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
“La pila usa e getta ha un ciclo di vita molto breve perché una volta esaurita diviene subito un rifiuto mentre gli accumulatori possono essere ricaricati centinaia di volte e quindi possono essere utilizzati per anni prima di dover essere riciclati”, spiega il presidente del Cdcnpa – Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori, Giuliano Maddalena. “Lo smartworking e la didattica a distanza hanno amplificato questo fenomeno facendo espandere il mercato dell’elettronica di consumo. Il maggiore utilizzo degli accumulatori riduce quindi la quantità di rifiuti effettivamente disponibili per la raccolta, nonostante la rete sia sempre più capillare ed efficace”.
Accumulatori industriali e per veicoli
Per quanto riguarda la raccolta degli accumulatori industriali e per veicoli, nel 2021 in Italia ha raggiunto quota 156.722 tonnellate superando di circa mille tonnellate il livello del 2020. Il numero degli accumulatori nuovi immessi sul mercato è aumentato, pari a 377.757 tonnellate, un incremento dovuto anche alla sempre maggiore diffusione dei veicoli a trazione elettrica o ibrida. La raccolta è principalmente dedicata al recupero di batterie per l’avviamento di veicoli, pari a circa l’85% del totale. Il restante 15% riguarda gli accumulatori industriali (per trazione e stazionamento), come quelli presenti nei gruppi di continuità, nei carrelli elevatori e nelle auto elettriche o a trazione ibrida. Considerato l’andamento del mercato automobilistico questo dato è inevitabilmente destinato a crescere. “Lo scenario del consumo di pile e accumulatori e di conseguenza delle metodologie operative per garantirne il corretto riciclo è in una fase di cambiamento significativo. Nei prossimi anni i sistemi di gestione dei produttori ed il Centro di coordinamento continueranno il loro lavoro consapevoli del fatto che l’Unione Europea ci porrà obiettivi sempre più ambiziosi, primi fra tutti quelli contenuti nel Regolamento Ue attualmente in discussione. Non ci faremo trovare impreparati – ha dichiarato Maddalena – e continueremo a collaborare con le Istituzioni nazionali per dare nuova vita ai materiali contenuti nelle batterie.
Parallelamente proseguirà l’impegno del Cdcnpa nelle attività di informazione verso i cittadini "come testimoniano le campagne di comunicazione che vengono annualmente progettate e realizzate - ha concluso il presidente - ringrazio per questo la struttura operativa del Cdcnpa per la sua costante attività ed i sistemi di gestione dei produttori che non fanno mancare il loro supporto partecipativo ed economico, con l’auspicio che la sensibilizzazione al cittadino, primo anello del processo virtuoso del riciclo, aiuti la crescita della raccolta differenziata di pile ed accumulatori”.