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Legambiente "offre" la vacanza in montagna in cambio del volontariato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Con la fine delle scuole ricomincia la stagione dei Campi di Volontariato, l’esperienza di vacanza e lavoro che Legambiente propone dal 1991 e che nella nostra regione è giunta alla diciottesima edizione. Da lunedì scorso sedici ragazzi, provenienti da sei diverse regioni (Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Campania e Friuli Venezia Giulia), hanno iniziato il loro soggiorno a Nonta di Socchieve, dove alterneranno interventi di manutenzione della sentieristica locale ad escursioni e visite guidate alla scoperta del territorio.

La “formula” che caratterizza i “Campi di Volontariato” e che, in un periodo di crisi, trova sempre maggiori adesioni, si basa in sostanza su uno scambio tra “lavoro” e “ospitalità”. Per i Comuni che accolgono i volontari è l’occasione per far eseguire piccoli ma significativi interventi, ma c’è anche la possibilità di farsi conoscere turisticamente, entrando in un circuito nazionale che comprende località famose come Alicudi, Favignana, L’Asinara, Gallipoli, Paestum, San Rossore, il Parco Nazionale del Cilento e il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Per migliaia di giovani e adulti (provenienti anche dall’estero) costituiscono un’esperienza formativa che consente anche di effettuare una vacanza “alternativa” in località di grande interesse naturale e paesaggistico a costo contenuto.

 La “sostenibilità” di questa iniziativa è dimostrata anche dal fatto che gli interventi di manutenzione del territorio sono spesso funzionali alla fruizione turistica ed in genere precedono immediatamente l’afflusso di visitatori che si concentra nell’alta stagione. Grazie al lavoro dei volontari si può così presentare una migliore immagine della località (ad esempio ripulendo dalle erbacce un sito archeologico) e accrescerne l’offerta delle proposte (ripristinando la vecchia sentieristica abbandonata).  La situazione economica non facile ha portato, come si diceva, ad una crescita della domanda e, conseguentemente, a quella delle proposte, tanto che durante questa estate sono ben cinque i Campi previsti nella nostra regione. Dopo Socchieve, sarà la volta di altri due Campi riservati sempre agli “under 18” a Forni di Sopra (dal 29 giugno all’8 luglio) e a Lauco (dal 13 al 22 luglio). Si proseguirà poi dal 10 al 19 agosto con Tribil Superiore, nelle Valli del Natisone, con un progetto riservato agli adulti; per concludere dopo Ferragosto con un altro campo per ragazzi dai 14 ai 17 anni, che si terrà a Rigolato e Dogna. Durante il soggiorno i volontari saranno impegnati nella manutenzione e riapertura di vecchi sentieri, in attività di pulizia di siti archeologici e nella raccolta di rifiuti abbandonati. In occasione del Campo di Tribil verranno anche apprese le tecniche tradizionali di sfalcio e di realizzazione di muretti a secco. Varie, infine, le attività culturali e ricreative proposte durante il tempo libero: dalle escursioni in montagna, alle visite guidate a località di interesse storico ed artistico, alla partecipazione alle sagre, ai bagni nei pressi di spettacolari cascate. Uno degli scopi di questa iniziativa è di far conoscere le bellezze del nostro territorio ma anche le problematiche ambientali che lo caratterizzano, accompagnando i giovani in una lettura critica della realtà che hanno di fronte. Particolarmente significativa la visita al centro storico di Venzone e al Museo “Tiere Motus” con l’appassionata e competente guida di Aldo Di Bernardo. Fondamentale per la concretizzazione del progetto è stata la collaborazione delle Amministrazioni Comunali coinvolte, della Pro Loco delle Valli del Natisone ed il sostegno finanziario della Comunità Montana della Carnia.

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