Inquinamento in città, Udine "soffre" l'ozono

Smog, polveri sottili, aria irrespirabile: un calderone di termini uniti da un unico denominatore, quello dell'inquinamento. Una piaga che da tempo avvolge le nostre regioni e città e mai come in questi ultimi giorni rimbalza in tutti i canali di informazione.

A presentare un quadro più definito sulla situazione della Penisola è un dossier di Legambiente "Mal'aria di città 2016" in cui l'associazione ambientalista ha monitorato la qualità dell'aria nei centri urbani. Il focus si concentra in particolare su quelle città che nel 2015 hanno sforato il livello di Pm10: ben 48, ovvero il 53%, su 90 monitorate, sono andate oltre il limite dei 35 giorni di sforamento consentiti.

La spiacente classifica mette al primo posto Frosinone con 115 giorni di sforamento. A chiudere la graduatoria, invece, c'è Trieste con 36 giorni di sforamento (centralina urbana Stazione via Svevo).

Delle città del Friuli Venezia Giulia, in questa classifica, c'è solo il capoluogo giuliano. Udine invece rientra tra le città che almeno una volta, in sette anni, hanno superato il limite (insieme ad Aosta, Arezzo, Bari, Latina, Siracusa, Taranto e Teramo). Nello stesso periodo considerato, Trieste ha sforato il limite 4 anni su 7 insieme a Pordenone.

Il capoluogo friulano rientra in un'altra graduatoria: quella dell'ozono troposferico. Si tratta, come riporta il dossier, di un gas fortemente ossidante e tossico se inalato in grandi quantità, irrita le vie aeree, gli occhi e può portare a diverse patologie cardio-respiratorie. Particolarmente sensibili a questo inquinante sono gli anziani, i bambini e i cardiopatici. Udine - con dati riferiti al 2014 - è alla 19ma posizione con 33 giorni di superamento, compresa tra Frosinone e Pavia. In questo caso il limite imposto è di 25 giorni: più in generale, il 33% dei capoluoghi di provincia monitorati (28 su 86) è andato oltre la soglia. Sull'Ozono è "in testa" Rimini. Ultima Vicenza.