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Fiumi d’autunno, via i rifiuti prima che arrivino al mare

Tanta plastica, barattoli in metallo, siringhe , parti di un’auto, un telefono cellulare trovati dagli studenti dell’Istituto “Paschini – Linussio” e dai volontari di Fare Verde FVG

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Educazione Civica e Tutela dell’Ambiente, studenti dell’ISIS “Paschini – Linussio” di Tolmezzo e volontari di Fare Verde FVG protagonisti dell’iniziativa “Fiumi d’Autunno”, svolta sul But a Tolmezzo, con il patrocinio del Comune di Tolmezzo, tesa a raccogliere i rifiuti prima che giungano al mare, sensibilizzando studenti e cittadini a riappropriarsi del loro territorio. Dopo una lezione di Educazione Civica col Commissario Regionale di Fare Verde FVG, avv. Francesco Greco, sulla diffusa presenza di rifuti in mare, non solo negli Oceani, ma anche lungo le coste del Friuli Venezia Giulia, come emerso nel corso delle varie edizioni della Campagna di Sensibilizzazione “Il Mare d’Inverno” organizzata da Fare Verde, gli studenti ed i volontari sono passati all’azione, con guanti e sacchi, sul fiume But, nei pressi dell’ospedale tolmezzino. Accompagnati dall’Assessore Comunale di Tomezzo, Mariantonio Zamolo e dalla Consigliera Comunale agli Eventi, Laura Tosoni, in circa un’ora e mezza gli studenti, con il supporto di Rita Zamarian, Referente del Gruppo Fare Verde Dforum Iulii, hanno raccolto: 17 sacchi di plastica e metallo, 13 sacchi di indifferenziato, 1 sacco di bottiglie in vetro, cavi di ferro, un radiatore, un copertone completo di automobile, un paraurti di auto, un paracarro, siringhe. Ritrovato anche un cellulare completo di scheda sim, consegnato alla locale Caserma dei Carabinieri. Ma soprattutto gli studenti hanno trovato tante “emozioni”, scoprendo come gli errati comportamenti umani siano riscontrabili anche laddove tutto sembri pulito, guardando il fiume e l’ambiente con distrazione, mentre rifiuti eran ben coperti dalla vegetazione. Nei prossimi giorni l’iniziativa si svolgerà sul Tagliamento con studenti dell’ISIS “Solari”. Da ormai trentuno anni Fare Verde organizza, anche in FVG, la Campagna di Sensibilizzazione Sociale “Il Mare d’Inverno” al fine di richiamare l’attenzione di giovani, cittadini ed Amministrazioni Pubbliche sullo stato di inquinamento del mare, presente anche d’inverno e non solo in estate quando serve all’uomo per prenderci il sole e fare il bagno, patrocinata dalla Commissione UE – Rapresentanza per l’Italia, dal Ministero della Transizione Ecologica, e dalla Regione Friuli Venezia Giulia. La classifica finale dei rifiuti rinvenuti nel corso della VII Edizione in FVG, 2022, è stata vinta, al foto finish, dopo i rifiuti raccolti a Sistiana ed a Marano Lagunare, dal polistirolo, seguito da centinaia di bottiglie di plastica, con al terzo posto le “retine in plastica per mitili” e dal cotton fiock. Dall’esame di detti risultati è emerso come i rifiuti, in parte, giungano al mare trasportati anche dai numerosi fiumi e corsi d’acqua, congiungendo l’entroterra con le marine, come confermato dalle varie iniziative di pulizia del fiume Natisone effettuate a Cividale del Friuli e Premariacco da Fare Verde FVG nel corso del 2022 in collaborazione con le rispettive Amministrazioni Comunali e locali organizzazioni. Al fine di ridurre questi attacchi all’ecosistema, Fare Verde FVG intende sensibilizzare con l’iniziativa “Fiumi d’Autunno” gli studenti e l’opinione pubblica del FVG su un corretto rapporto con Madre Natura ad iniziare dai fiumi del proprio territorio, spesso abbandonati tra rifiuti, ramaglie trasportate dalle piene e rovi, creando varie situazioni di pericolo anche per possibili esondazioni in alcuni punti critici. Nel caso del territorio di Tolmezzo con l’iniziativa “Il Tagliamento ed il But d’Autunno” e l’intervento di alcune classi dell’ISIS “Paschini – Linussio” e dell’ISIS “Solari”. Il tutto per ricordare che l’inquinamento del territorio, sino ai litorali, è un problema che esiste per dodici mesi all’anno e non solo durante il periodo estivo quando le rive di fiumi e spiagge vengono “utilizzate” per la tintarella e le vacanze.

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