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risparmio energetico / Codroipo

Impianto di biometano collegato alla rete di distribuzione, è la prima volta in Fvg

A Codroipo la centrale riconvertita avrà emissioni ridotte fino al 67 per cento rispetto a un impianto alimentato con fonti fossili

Per la prima volta in Friuli Venezia Giulia c'è l'allacciamento di biometano a una rete di distribuzione. A Codroipo la centrale Enibioch4in “Quadruvium”, acquisita da Eni nel 2021, è stata collegata alla rete di distribuzione di AcegasApsAmga, del gruppo Hera. Il biometano è più sostenibile ed è prodotto con materiali provenienti dall'agricoltura e scarti di lavorazione della zootecnia. Una volta che l'impianto sarà a regime, ci sarà un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica (CO2,) su tutto il ciclo produttivo, fino a circa il 67% rispetto all’equivalente quantitativo di metano fossile. In regione si sta seguendo un iter per l'autorizzazione a riconvertire  altri tre impianti di Enibioch4in tra le province di Udine e Gorizia. Insieme all'impianto di Codroipo arriveranno a produrre oltre 10 milioni standard di metri cubi all'anno di biometano.

Le dichiarazioni

“Il biometano è un elemento strategico per la transizione energetica – dichiara Stefano Ballista, amministratore Delegato di Eni Sustainable Mobility– e l’avvio della produzione e immissione in rete conferisce un nuovo e importante elemento di concretezza al percorso di Eni per il completo abbattimento delle emissioni dei processi industriali e dei prodotti al 2050. La riconversione a biometano dell’impianto di Codroipo è anche un esempio virtuoso di economia circolare che predilige, oltre all’impiego di materie prime agricole e di scarto, l’utilizzo di un’infrastruttura esistente".

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