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Si possono contestare i voti in pagella?

Ecco una breve guida con tutte le informazioni necessarie: come fare, a chi rivolgersi, le tempistiche

A molti studenti capita di ricevere un voto in pagella e pensare che non fosse quello meritato. Si tratta di una sensazione comune tra i ragazzi, anche se bisogna sempre ricordarsi che il proprio giudizio personale, non sempre corrisponde a una verità oggettiva. Nonostante ciò, quando si è profondamente convinti che la valutazione non sia giusta, si può fare ricorso per contestare il giudizio, in quanto non riflette la media veritiera dei voti.

I presupposti

Prima di contestare un voto, è bene sapere se si hanno i giusti presupposti per poterlo fare. Il primo, è la presenza di un errore non valutato obiettivamente, oppure l'abbassamento della valutazione in caso di un'assenza "programmata". Bisogna ricordarsi, poi, che per stabilire il voto in pagella la legge impone che vengano fatte almeno due interrogazioni e due verifiche scritte a quadrimestre e, se mancano una o più di queste, è compito dell'insegnante trovare un giorno supplementare per il recupero.

Come fare

Prima di fare qualsiasi ricorso, il modo più pacifico per risolvere la questione è parlarne con il professore o con il preside della scuola, facendosi accompagnare dai genitori. In caso di insoddisfazione, si ha la facoltà di fare ricordo al Tar (Tribunale amministrativo regionale).

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