Violenza di genere, l'importanza di parlarne ai giovani
La pandemia da Covid-19, oltre alle gravi conseguenze che sta avendo a livello sociale ed economico ha acuito anche problema delle violenze di genere, molte delle quali rimangono purtroppo nascoste tra le pareti domestiche. È questo il motivo per cui il Comune di Tavagnacco, dove opera da oltre vent’anni il Centro di ascolto e consulenza delle donne, ha inteso sostenere due interessanti iniziative per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
Il rispetto passa anche attraverso...le vetrine
La prima, promossa dalla Commissione Pari opportunità del Comune, prevede il coinvolgimento dei commercianti del territorio, ai quali verrà chiesto di esporre nei locali aperti al pubblico una locandina con un messaggio che evoca l’importanza dell’empatia e del rispetto nei confronti delle donne.
Come parlarne ai giovani
La seconda iniziativa sarà una tavola rotonda dal titolo Le parole per dirlo. Come parlare di violenza con le nuove generazioni, che si terrà in diretta streaming lunedì 23 novembre alle ore 18 sulla pagina eventi del Comune di Tavagnacco.
L’iniziativa, ideata dall’associazione SeNonOraQuando?Udine in collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Tavagnacco, vede coinvolte diverse altre realtà, quali la Commissione Pari opportunità, la cooperativa Aracon, il Centro di ascolto e consulenza delle donne e la ditta Intech di Tavagnacco.
L’evento nasce dalle difficoltà degli adulti di comunicare in modo convincente e diretto con i giovani, per indurli a riflettere su questo argomento. Interverranno Ornella Comuzzo, assessora alle Pari opportunità del Comune di Tavagnacco, Lucia Beltramini, psicologa, psicoterapeuta ed esperta in violenza su donne e minori, Alessandra Jelen, referente del progetto scolastico RispettAMI! insieme con due studenti della classe 5a Rim dello Zanon, la giornalista Luana De Francisco e la rappresentante della Polizia postale, ispettore superiore Annalisa Marini. Coordinerà l’avvocata familista Andreina Baruffini Gardini, vicepresidente di Snoq?Udine.
Un evento a più voci
“Questo evento a più voci – commenta Comuzzo - nasce dalla convinzione che la violenza nei confronti delle donne sia soprattutto un problema culturale, molto legato agli stereotipi di genere, al mantenimento dei quali il linguaggio contribuisce in modo significativo, facendosi strumento di un pensiero che consolida ruoli e consuetudini sociali spesso disfunzionali. In questa ottica riteniamo fondamentale agire sulle nuove generazioni, pensando all’importanza di nuovi modelli educativi, centrati sull’educazione all’affettività, sullo sviluppo del senso critico, sull’importanza del rispetto per ogni persona”.