Rebi Rivale: esce oggi il nuovo singolo “Piccola notte”
Esce oggi in anteprima il singolo di Rebi Rivale "Piccola notte", brano che anticipa l'uscita dell'album
Il trio di Rebi Rivale, capitanato dalla cantautrice affiancata da Paola Selva alle chitarre e Filippo Tantino al contrabbasso, torna con il nuovo singolo “Piccola notte”, disponibile da oggi su tutte le maggiori piattaforme digitali. Contemporaneamente è uscito il videoclip sul canale Youtube ufficiale, girato da Aurora Ovan di Breaking Schemes. Il nuovo singolo anticipa l’album in uscita in autunno 2020.
“Piccola notte”, arrangiata ed auto-prodotta dalla Rivale, segna un punto di svolta nelle tematiche della cantautrice, solitamente concentrate sul sociale e sull'etica. Non abbandona le sue battaglie Rebi, ma questa volta mette a nudo e si espone ai tormenti del sentire interno.
E “pregare sarà discutibile senza giungere al petto le mani, ma le mani mi servono a vivere ma le mani mi servono libere...”.
La Rivale, assieme ai suoi musicisti, firma un brano che mostra un altro aspetto delle sue doti interpretative ed autorali, che in questi mesi l'hanno portata a scrivere copiosamente in vista dell'album in uscita il prossimo anno e ricco di colori e sfumature molto diversi tra loro.
“È una canzone che si scrive quando si è soli, esposti e in piena metamorfosi –commenta la Rivale– non è stato facile decidere di pubblicarla. Ma la bellezza della vita è l'impermanenza delle cose ed io devo e voglio fare i conti anche con i miei mutamenti, che inevitabilmente si riflettono nel mio percorso artistico”.
Il brano
È stata una notte piccola
Di vento di occhi di buio di bello e di vita che tace là fuori, di tempo
Una notte talmente piccola
Da mettersi in tasca da sola col sole per non scomparire e tornare...
Che notte di note piccole
In punta di dita suonate su corde sudate invisibili e tese, di "taci ti prego"
E pregare è un concetto versatile
Che ho scoperto capace di farsi
Diventato così indispensabile
Nella voglia improvvisa di darsi
Non è più convenienza banale
Non è Dio che ora cerco negli occhi
Qualcos'altro si fa cattedrale
Replicandone gli echi e i silenzi
Finita una notte piccola
Di luci, segreti, paure e di attesa, di strada che aspetta là fuori, di tempo
Una notte davvero piccola
Da chiudermi gli occhi sul filo dei sogni per non farmi accorgere d'esser finita
Che notte di note piccole
In punta di dita suonate su tasti sudati invisibili e gravi, di "taci ti prego"
E pregare è un pensiero inspiegabile
Che ho scoperto capace di dirsi
Diventato oramai irresistibile
Nella voglia improvvisa di aversi
Non è più convenienza banale
Non è Dio che ora cerco negli occhi
Qualcos'altro si fa cattedrale
Replicandone i sacri silenzi
Sì pregare sarà discutibile
Senza giungere al petto le mani
Ma le mani mi servono a vivere
Ma le mani mi servono a vivere
Ma le mani mi servono libere...
Ma le mani mi servono a vivere...
Prossimi concerti
20/12/2019 contributo per Adotta il MissKappa (UD), ore 21:15
22/12/2019 secret concert provincia di Treviso