Time for Africa, "Viaggio a Shashamane" al Visionario
Noi sappiamo dove stiamo andando/ Sappiamo da dove veniamo/ Stiamo lasciando Babilonia/ Stiamo andando nella terra paterna. Shashamane, in Etiopia, è la terra promessa dei rasta cantata da Bob Marley in Exodus. Il documentario di Giulia Amati, Viaggio a Shashamane, racconta un capitolo della lunga storia della diaspora africana attraverso le voci di uomini e donne che dopo 400 anni dall’inizio della schiavitù, hanno lasciato l’Occidente per tornare a casa.
La proiezione - in programma domani giovedì 15 giugno alle ore 20.30 al Visionario - chiude la rassegna “Le Afriche dell’Africa”, la manifestazione culturale dedicata al continente africano organizzata dall’associazione Time for Africa in collaborazione con il Rototom Sunsplash.
Il triangolo che lega Gran Bretagna, Americhe e Africa è la cosiddetta “tratta degli schiavi”. Nel documentario questi tre continenti fanno da sfondo ai personaggi che raccontano la storia dal loro punto di vista: i membri della comunità di Shashamane, chi a Shashamane ha vissuto ma ha rinunciato all’impresa ed è tornato in occidente, chi è partito dall’Inghilterra per riportare un dono agli abitanti della terra promessa. La regista Giulia Amati apre una porta su questo mondo con tre anni di lavoro tra Etiopia, Londra e Kingston in Giamaica. Un viaggio dalle molteplici letture: sul bisogno ancestrale di identità, sulla forza potente delle origini, sul razzismo.