"Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni" in scena al Teatro San Giorgio
La Compagnia Deflorian/Tagliarini è la protagonista - venerdì 26 febbraio, al Teatro S.Giorgio di Udine (ore 21) - del prossimo appuntamento della Stagione Teatro Contatto del CSS con "Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni", un manifesto ispirato dalla situazione della Grecia per rivendicare la dignità umana nel tempo della crisi.
Punto di partenza dello spettacolo, premio UBU 2014 quale migliore novità italiana, è una immagine forte, tratta dalle pagine iniziali del romanzo dello scrittore greco Petros Markaris, L’esattore pubblicato nel 2011.
Siamo nel pieno della crisi economica greca quando, in un semplice e impeccabile appartamento di Atene vengono trovate le salme di quattro donne, pensionate, che si sono tolte volontariamente la vita. “Abbiamo capito che siamo di peso allo Stato, ai medici, ai farmacisti e a tutta la società – spiegano in un biglietto - Quindi ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni. Risparmierete sulle nostre pensioni e vivrete meglio”.
I quattro attori protagonisti della pièce teatrale - Anna Amadori, Daria Deflorian, Antonio Tagliarini e Valentino Villa - non ci raccontano molto di più di queste quattro persone, ma ci coinvolgono piuttosto in un percorso fatto di domande e questioni che ci riguardano molto da vicino e chiamano in causa le nostre coscienze, la nostra impotenza in questi anni difficili per l'Europa intera e non solo.
Un connubio dissacrante e intimo, ironico e fragile, una riflessione sulle estreme conseguenze della crisi economica e sulla forza del gesto del rifiuto, in bilico tra la rinuncia esistenziale e l'atto politico.
“Usiamo lo spazio di libertà della scena - dichiarano Deflorian/Tagliarini - per scatenare la nostra collera, sanare l’eccesso di positività che ci circonda, i comportamenti rigidamente politically correct, la commozione facile, il sorriso stereotipato delle relazioni sociali, le ricette per vivere con serenità le ingiustizie che ci toccano. La decisione di andarsene delle quattro pensionate, in bilico tra la rinuncia esistenziale e l’atto politico, diventa un rifiuto della nostra “società della stanchezza”, come l’ha definita il filosofo Byung–Chul Han. Una società sempre più assertiva e ottimista – proseguono gli autori - perché incapace di altro, e oramai dolcemente declinante verso l’impossibilità della dignità della vita. Insieme ci presentiamo al pubblico con una certa ironia e con una dichiarazione di forte impotenza, che in questo caso e una cruciale impotenza a rappresentare.”
Al Teatro S.Giorgio al termine dello spettacolo, la compagnia incontra il pubblico.
Informazioni e prevendite: Biglietteria del Teatro Palamostre, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30. (biglietteria@cssudine.it, tel. 0432506925).