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A Villa Manin arriva il successo planetario di "Notre Dame de Paris"

Il famoso musical sarà in scena per tre sere consecutive per festeggiare vent’anni di successi con il cast originale. Abbiamo intervistato un appassionato Giò di Tonno che interpreta "Quasimodo"

Arriva in Friuli Venezia Giulia la tournée celebrativa di Notre Dame de Paris che vede sul palcoscenico il cast storico guidato da due interpreti di prestigio: Lola Ponce, nei panni di Esmeralda, e Giò Di Tonno, l'appassionato Quasimodo. Un’unica esclusiva tappa in programma da stasera venerdì 8 luglio, passando per le serate di sabato 9 e domenica 10 luglio, nel compendio monumentale di Villa Manin a Passariano di Codroipo con inizio alle ore 21. Ecco cosa ci ha raccontato Giò di Tonno sullo spettacolo e sul suo personaggio.

Intervista a Giò di Tonno, Quasimodo

Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario di Notre Dame de Paris. Quale pensa sia il segreto del successo planetario di questo spettacolo?

"Ogni tanto me lo chiedo ancora. Credo che sia la capacità mostrata a suo tempo da Riccardo Cocciante di costruire uno spettacolo perfetto sul piano visivo e musicale. C’è una scrittura musicale senza tempo e una tematica ancora attuale nonostante la società sia molto cambiata in questi vent’anni. Ma è una storia in cui ancora molti si riconoscono. In mondo che vive virtualmente nei social e dove il diverso è attaccato su tutti i fronti, Notre Dame de Paris accorcia le distanze con la bellezza e la potenza della musica. Siamo stremati dopo due anni di pandemia e una guerra di mezzo. Ma questo spettacolo è magico e riesce ad unire tutti, anche generazione distanti tra loro".

Se dovessi definire lo spettacolo quale sarebbe l'espressione giusta per Notre dame de Paris?

"Mi piace usare un'espressione cara a Riccardo che ha sempre definito Notre Dame de Paris "un'opera pop". Notre Dame de Paris non ha mai avuto la pretesa di essere uno spettacolo di nicchia anzi, l'ambizione è quella di arrivare al cuore di tutti. Anche se il genere “musical” stenta a decollare In Italia".

Quale messaggio fa arrivare al pubblico il personaggio che interpreti?

"Nonostante la leggerezza di una storia raccontata in musica, il massaggio è forte: non aver paura della diversità. In un contesto storico in cui si ha molta diffidenza di tutto ciò che esce dagli schemi e da tutti coloro che cercano di non omologarsi. Lo vediamo sui social che, secondo me, sono uno strumento con grandi potenzialità ma usato malissimo".

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Cosa c’è di te in questo personaggio?

"Ci ho messo dentro la fatica che ho sempre fatto sin da ragazzino ad esprimermi. Cercavo di trovare la mia voce in solitudine mentre componevo e scrivevo. Mi nascondevo dietro alla mia musica. Ma questo mi ha aiutato ad interpretare Quasimodo. Da dentro una cattedrale cerca di esprimersi come può. Sento anche di avere una sensibilità umana che mi rende affine al mio personaggio".

Cosa vuol dire interpretare lo stesso ruolo per tutto questo tempo?

"È una grande sfida, si rischia di cadere nella routine, di esserne consumati ma Notre Dame de Paris è un’opera così senza tempo che funziona ancora a meraviglia. Forse all’inizio avevo l’entusiasmo degli esordi che mi portava ad andare sopra le righe a volte, ad esagerare. Ora sono più centrato sulle mille sfaccettature del mio personaggio in modo da dargli la giusta dimensione. Ho sicuramente una maggiore consapevolezza e un’attenzione anche per i piccoli gesti, le movenze, gli sguardi".

Come è stato il provino per la parte del gobbo di Notre Dame?

"Era talmente concentrato che ho mantenuto la postura da gobbo prima, durante e dopo l’audizione. Avevo bisogno di immergermi nel personaggio e di sentire mio questo ruolo. Anche Riccardo rimase colpito da questa interpretazione. Così ho avuto la parte".

Quanto ti ci vuole per "trucco e parrucco" per diventare Quasimodo?

"Più o meno tre quarti d’ora. Una volta ci voleva più tempo, ma ora abbiamo risolto con una parrucca che ha dimezzato i tempi".

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Come è il rapporto con Lola Ponce, la co-protagonista del musical, Esmeralda?

"È una grande amica, oltre ad essere una splendida artista. Abbiamo un rapporto fraterno. Siamo cresciuti insieme in questi vent’anni senza mai perderci di vista: abbiamo visto la nostra vita cambiare, lei si è sposata e ha avute due bambine, io mi sono sposato e ho avuto due bimbi. Anche lontani siamo sempre rimasti in contatto e ora lavorare di nuovo con lei è meraviglioso. Ma questo vale con tutti i membri del cast. Siamo come una grande famiglia".

Vi esibirete in una location storica come Villa Manin, che ne pensi?

"Villa Manin è splendida, una cornice meravigliosa e magica per lo spettacolo. Spero solo che non ci sia il freddo dell’ultima volta in cui ci siamo esibiti là, con la gente che tremava per le basse temperature. Vogliamo sentire il calore umano del pubblico che ci può dare una carica pazzesca".

I tuoi progetti per il futuro?

"Ho in cantiere un’opera scritta da me. Non voglio rivelare molto, è ambientata nel 1600 e sarà in costumi d’epoca. Stiamo cercando un produttore. Sarebbe bello poter partire subito dopo la fine della tournée celebrativa di Notre Dame de Paris".

È caccia agli ultimi biglietti disponibili per queste tre uniche date in Friuli Venezia Giulia per l’atteso spettacolo di Notre Dame de Paris. Si trovano online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati Ticketone.

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