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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Teatro Tavagnacco

Fondazione Luigi Bon: presentata la stagione teatrale, musica e prosa sul palco

Riparte Smartheatre. Per la musica: Alexander Lonquich, la Fvg Mitteleuropa Orchestra, Schumann e la nuova stella Martin Kasík. Per la prosa: personaggi di spicco, da Steve Jobs a Theo Van Gogh e temi d'attualità

È stata presentata la stagione di musica e prosa della Fondazione Luigi Bon, presieduta da Andrea Giavon.  Smartheatre rimane il titolo programmatico di una stagione, sotto la direzione artistica di Claudio Mansutti in collaborazione con l'Ert, che non è solo una serie di eventi come se ne possono trovare molti in teatri anche più prestigiosi del nostro, ma è un modo di “vedere” e ideare il nostro presente e futuro culturale.

Concerti con grandi artisti di caratura internazionale, che scelgono il piccolo teatro colugnese proprio perché “vedono” cosa c’è dietro: una scuola di musica con docenti ancora nel pieno della loro vita artistica, attività musicale per le scuole dell’obbligo in cui la musica viene utilizzata come strumento di prevenzione al disagio, orchestra e coro dei ragazzi, laboratori teatrali, spazi per il mondo del dilettantismo fino a giungere alla professionalità della Fvg Mitteleuropa Orchestra. I programmi monotematici sono, probabilmente, la via più intima e profonda per entrare tra i pensieri di un grande compositore e questa sarà una delle linee di approfondimento della stagione che prevederà anche delle lezioni concerto curate dai Maestri Ferdinando Mussutto e Cristiano Dell’Oste. Alcune meravigliose pagine beethoveniane con il grande pianista tedesco Alexander Lonquich e la Fvg Mitteleuropa Orchestra, Schumann con una nuova stella del pianismo internazionale, Martin Kasík e la direzione del maestro francese Amaury Du Closet, Bach affidato alle esperte mani di Trevor Pinnock, musicista che torna dopo molti anni e che rappresenta uno dei punti di riferimento interpretativo di ogni tempo per quel che concerne la musica bachiana, e Brahms con tre quartetti per pianoforte e archi con la presenza di Domenico Nordio, saranno i quattro geni che visiteremo. La stagione vedrà anche l’atteso ritorno di Sokolov, pianista che ha scelto il Teatro come punto di partenza per le tournee che lo porteranno in tutto il mondo con un programma, come di consueto, svelato a dicembre e due altri appuntamenti cameristici. Il primo a febbraio con il Trio Des Alpes, ensemble svizzero italiano di grande intesa musicale che interpreterà musiche di Beethoven e il meraviglioso trio di Schubert e quindi, in conclusione, ad aprile, il duo formato da due importanti solisti quali il vincitore dei premi Paganini e Tchaikovsky Ilya Grubert e Claudio Piastra alla chitarra.

La prosa, messa in scena assieme all’Ert, parte dalla necessità di sviscerare temi attuali: prosegue, infatti, un percorso al femminile, certi che tra i punti di svolta della nostra società ci sarà un più deciso protagonismo della donna e un diverso interfacciarsi tra i due sessi. Quindi l’inizio di stagione con due tra le più interessanti attrici del panorama non solo regionale (Giuliana Musso e Aida Talliente) apre la porta su molti altri temi interessanti…uno molto “italiano” è sicuramente quello tra l’uomo e la fede o per meglio dire tra l’uomo e Chiesa. Potremo cosi vederne due aspetti molto diversi nella Fabbrica dei Preti e in Predis, sorridendo e riflettendo assieme. È possibile morire per aver affrontato il tema della posizione d’inferiorità della donna araba? Lo spettacolo Intervista ci riporta alla morte dell’autore Theo Van Gogh e al conflitto tra verità e menzogna trattandolo in maniera mirabile grazie alla bravura dei due interpreti. Steve Jobs con il suo ingegno ha cambiato il nostro vivere quotidiano per sempre, il genio ma anche tutte le sue contraddizioni sono il tema di uno spettacolo molto riuscito dello Stabile regionale in cui spicca la bravura di Fulvio Falzarano. Il teatro nella sua funzione opposta, ma anche salvifica e necessaria, ovvero quella di dimenticare tutto grazie ad una bella risata, viene affidato ad una icona della satira italiana ovvero Gene Gnocchi.

Gli uffici della Fondazione (0432 543049, info@fondazionebon.com, www.fondazionebon.com) sono già attivi per il rinnovo degli abbonamenti; la possibilità di rinnovo proseguirà per dieci giorni per poi dare spazio alle nuove sottoscrizioni e alla prevendita dei biglietti, il cui costo rimane lo stesso della passata stagione.

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