Il Don Giovanni per parlare di bullismo e rispetto, sul palco del Nuovo quasi 200 bambini
Un palcoscenico, il più prestigioso della città. Quasi duecento bambini e bambine di elementari e medie. Un'opera, quella sul più famoso seduttore libertino e un lavoro interdisciplinare durato mesi su testi, musiche e contesto storico che ha offerto il fianco anche per parlare di rispetto, bullismo ed educazione civica.
Vede la luce, venerdì 26 maggio alle 20 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ingresso su invito), la riduzione del Don Giovanni di Mozart, momento conclusivo del progetto didattico “Ragazzi…all’Opera” promosso dal Dipartimento di musica, arte e immagine del Polo educativo Zerotredici di Buttrio in collaborazione con l’associazione Accademia lirica Santa Croce di Trieste.
La messinscena
L’allestimento del capolavoro Mozartiano ha coinvolto 181 alunni dell'istituto di Buttrio, i bambini e le bambine della scuola primaria Cecilia Danieli e i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado Luca Pacioli. I giovani artisti calcheranno ora il palco assieme ai cantanti lirici professionisti dell’Accademia lirica Santa Croce in una sinergia potente e unica.
«Il Progetto “Ragazzi …all’ Opera” - spiega la professoressa Pierpaola Pacquola del Dipartimento di Musica - ha come finalità principale quella di far conoscere agli alunni, sin dalla scuola primaria, l'opera lirica, un bene artistico che esprime forme e sentimenti della musica cosiddetta colta e propone allo stesso tempo un’esperienza formativa che ha voluto favorire questo incontro attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi con la messa in scena dell’opera».
La lirica diviene così un linguaggio completo e “multimediale” fatto di parole, note, testo,immagini, emozioni, musica. «Con questo lavoro – prosegue Pacquola – abbiamo voluto promuovere un’educazione con le discipline e non solo alle discipline. L’opera infatti, in quanto parola, azione e musica risulta un luogo privilegiato per praticare quell’interdisciplinarità che garantisce l’unitarietà del sapere. È stato un bellissimo lavoro collegiale che ha coinvolto tutti i dipartimenti della nostra scuola. Insieme abbiamo individuato gli elementi comuni delle diverse discipline intorno ad alcune tematiche soprattutto di educazione civica che hanno stimolato le riflessioni dei ragazzi».
Cooperative learning
Soddisfatte e orgogliose del lavoro del loro team docenti la coordinatrice didattica del Polo Educativo Zerotredici, Laura Catella, e la referente didattica Klinia Crinò. «L’intenso e interessante percorso didattico - spiega Catella - è stato molto positivo sia in termini di apprendimento che di maturazione personale degli alunni. I ragazzi hanno recitato, cantato e orchestrato dal vivo l'opera. Si è utilizzato il cooperative learning come risultato di un processo di gruppo, finalizzato al raggiungimento di nuove abilità e conoscenze attraverso la condivisione del lavoro, il superamento della rigida distinzione dei ruoli tra insegnante/alunno e il superamento del modello trasmissivo della conoscenza. In tal modo il sapere si costruisce insieme in una vera e propria comunità di apprendimento cooperative learning».
Il “Prima della Prima”
La messa in scena dell’Opera è stata preceduta, venerdì scorso, 19 maggio, da una serata interamente condotta dai ragazzi della scuola secondaria Luca Pacioli. I ragazzi e le ragazze hanno presentato aneddoti autobiografici di Mozart, dipinto un riassunto della trama di Don Giovanni e soprattutto hanno condiviso le loro riflessioni sull’esperienza vissuta, anche con riferimento ad alcuni temi di educazione civica di grande attualità.