Dapporto e Fassari portano in scena il "Delitto di via dell'Orsina"
Un uomo si sveglia e si ritrova uno sconosciuto nel letto. Entrambi hanno una gran sete, le mani sporche e le tasche piene di carbone ma non sanno perché, non ricordano niente della notte precedente. Lentamente, i due tentano di ricostruire quanto accaduto, ma l’unica cosa di cui sono certi è di essere stati entrambi ad una festa di ex allievi del liceo. Di quello che è accaduto, quando hanno lasciato il raduno, non sanno niente. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e, tra una serie di malintesi ed equivoci, si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio.
È in programma al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, da martedì 22 a giovedì 24 marzo, la commedia Il delitto di via dell’Orsina tratta da L’affaire de la rue de Lourcine del drammaturgo francese Eugène Marin Labiche.
Dapporto e Fassari
La commedia, che vede protagonisti Massimo Dapporto e Antonello Fassari, è diretta da Andrée Ruth Shammah che porta in scena il proprio adattamento dell’originale (pubblicato nel 1857) interpretandolo come «una grande sfida, un’opportunità per una regia sorprendente e una possibilità di dare vita a uno spettacolo leggero e divertente ma allo stesso tempo profondo», in definitiva «una riflessione sull’insensatezza e l’assurdità della vita».
Il testo del padre nobile del vaudeville è ricco di equivoci e intrecci vorticosi: «Quello che per molti è un teatro minore invece per me è il “teatro” – spiega la regista -, un modo di affrontare la comicità che esalta l’intelligenza e la possibilità di parlare dell’oggi senza retorica. Ho spostato l’azione in epoca prefascista e preso altri personaggi da altre commedie di Labiche. Soprattutto è stato bellissimo che, pur nel disegno preciso dell’intenzione registica, gli attori abbiano avuto la libertà di intervenire con le loro proposte. Non è una pochade dai ritmi indiavolati e, in un mondo come quello di oggi, dove conta come gli altri ti vedono e non come sei, i personaggi sono assolutamente “credibili”. Abbiamo messo tutto quel che ci interessava (il rapporto uomo-donna, il giudizio sull’intenzione criminale, il senso etico e della colpevolezza) in un impasto fuori dall’ordinario di canzoni e couplet con un monologo finale, incastonati in un meccanismo comico in cui si balla, si canta, si ride».
L’incontro di Casa Teatro
Mercoledì 23 marzo alle 17.30 i due attori e la Compagnia dello spettacolo incontreranno il pubblico nel foyer per un nuovo appuntamento di Casa Teatro. Conduce la giornalista Rita Bragagnolo.
Ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili. È consigliata la registrazione anticipata, scrivendo a iscrizioni@teatroudine.it indicando nome, cognome, numero di cellulare e indirizzo e-mail di ciascun partecipante.