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Lo sguardo dei maestri 2012 con Bellocchio: oggi l'inaugurazione

Udine, Pordenone e Trieste celebrano il regista di Bobbio, dal 7 febbraio ai 15 marzo. Proiezioni al Visionario, Cinemazero e La Cappella Underground

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Sarà Marco Bellocchio il protagonista della quattordicesima edizione dello Sguardo dei Maestri, la rassegna organizzata dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, da Cinemazero di Pordenone e da La Cineteca del Friuli di Gemona in collaborazione con La Cappella Underground di Trieste con il supporto di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,  Fondazione Crup e con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma/Cineteca Nazionale.

Al suo cinema inquieto, mai conciliante sulla realtà, raccontato attraverso i diversi generi e sempre nella direzione dell’utopia e della visione, sarà dedicata la retrospettiva L’inquietudine di un sogno.  Curata dai ricercatori Denis Brotto e Farah Polato,  si aprirà al Visionario di Udine martedì 7 febbraio e proseguirà fino al 15 marzo a Cinemazero di Pordenone e al Teatro Miela di Trieste.

Dopo Bresson, Buñuel, Tati, Ophüls, Dreyer, Fellini, Bergman, Welles, Resnais, Mizoguchi, Losey, Godard e Bertolucci, sarà dunque Marco Bellocchio, in questi mesi impegnato nella produzione de La bella addormentata proprio nella nostra Regione, a ricevere l’omaggio che si conviene ai grandi registi, a coloro che si sono imposti nel panorama cinematografico come maestri assoluti della Settima Arte.  

L’inquietudine di un sogno proporrà nel corso di 7 serate 13 titoli (12 lungometraggi, di cui un documentario inedito, più un cortometraggio) attraverso i quali è possibile leggere alcune possibili direttrici, talvolta nel segno dell’evidenza, in altre occasioni attraverso accostamenti meno espliciti. Ad aprire, inevitabilmente (il 7 febbraio, lo ricordiamo, al Visionario di Udine) sarà I pugni in tasca (1965), primo folgorante film ma soprattutto opera dall’impatto inatteso e deflagrante che ha permesso a Bellocchio d’iscriversi a pieno titolo nella stagione del nuovo “giovane cinema italiano” degli anni Sessanta; al suo fianco Gli occhi, la bocca (1982), emozionante e inconsueto ritorno sui medesimi passi del film d’esordio, a 17 anni di distanza.

A seguire, La balia (1999), tratto dal racconto di Pirandello, ritratto di un triangolo familiare ed affettivo oltre che profonda incursione nel mondo della follia, e Il sogno della farfalla (1994), al confine tra sogno e realtà, tra vita e “rappresentazione”, interessante esempio delle “discusse” opere scritte da Bellocchio assieme allo psicanalista Fagioli.  L’accostamento de L’ora di religione (2002) e de Nel nome del padre (1971) rinnova lo sguardo sull’istituzione familiare, osservata, in questi casi, nel rapporto con un’altra istituzione cruciale nel cinema di Bellocchio, quella religiosa.

Enrico IV (1984) e Vincere (2009), apparentemente distanti fra loro, rivelano invece un risolutivo legame nel mostrare la dimensione di una “messa in scena” quale luogo dell’esercizio del potere e nel rappresentare la follia quale espressione di volontà in un caso, condizione imposta nell’altro. La scansione punteggiata da Buongiorno, notte (2003), Discutiamo, discutiamo (1969, episodio di Amore e rabbia) e il meno noto documentario, commissionato dall’UCI, Il popolo calabrese ha rialzato la testa (1969) introduce all’inquieta e complessa riflessione politico-sociale che da sempre attraversa la produzione di Bellocchio e che trova nella “revisione” del caso Moro una delle manifestazioni più intense, potenti, controverse. Una luce introspettiva e autobiografica chiude infine la rassegna, con i film Il gabbiano (1977) e Sorelle Mai (2011), nei quali si impone il valore della dimensione artistica per Bellocchio e l’amore mai sopito per Cechov.

Bagliori di un cinema inquieto, a suggerire la forza penetrante dello sguardo di un maestro che ha saputo mutare, rinnovarsi, rischiare ad ogni nuova sfida, ad ogni nuova opera.

La manifestazione/tributo (sia a Udine che a Pordenone e Trieste) sarà accompagnata da un catalogo curato da Denis Brotto e Farah Polato.

CALENDARIO DELLE PROIEZIONI


UDINE Martedì 7 febbraio

19.45 I pugni in tasca (1965, 107’, 35mm)

21.45 Gli occhi, la bocca (1982, 101’, video)

 

TRIESTE Mercoledì 8 febbraio

19.00 I pugni in tasca (1965, 107’, 35mm)

21.30 Gli occhi, la bocca (1982, 101’, video)

 

PORDENONE Giovedì 9 febbraio

19.15 I pugni in tasca (1965, 107’, 35mm)

21.15 Gli occhi, la bocca (1982, 101’, video)

 

UDINE Martedì 14 febbraio

19.45 La balia (1999, 106’, 35mm)

21.45 Il sogno della farfalla (1994, 100’, 35mm)

 

TRIESTE Mercoledì 15 febbraio

19.00 La balia (1999, 106’, 35mm)

21.30 Il sogno della farfalla (1994, 100’, 35mm)

 

PORDENONE Giovedì 16 febbraio

19.15 La balia (1999, 106’, 35mm)

21.15 Il sogno della farfalla (1994, 100’, 35mm)

 

UDINE Martedì 21 febbraio

19.45 L’ora di religione – Il sorriso di mia madre (2002, 105’, 35mm)

21.45 Nel nome del padre (1972, 109’, 35mm)

 

TRIESTE Mercoledì 22 febbraio

19.00 L’ora di religione – Il sorriso di mia madre (2002, 105’, 35mm)

21.30 Nel nome del padre (1972, 109’, 35mm)

 

PORDENONE Giovedì 23 febbraio

19.15 L’ora di religione – Il sorriso di mia madre (2002, 105’, 35mm)

21.15 Nel nome del padre (1972, 109’, 35mm)

 

UDINE Martedì 28 febbraio

19.45 Enrico IV (1984, 85’, video)

21.45 Vincere (2009, 128’, 35mm)

 

TRIESTE Mercoledì 29 febbraio

19.00 Enrico IV (1984, 85’, video)

21.30 Vincere (2009, 128’, 35mm)

 

PORDENONE Giovedì 1 marzo

19.15 Enrico IV (1984, 85’, video)

21.15 Vincere (2009, 128’, 35mm)

 

UDINE Martedì 6 marzo

19.45 Buongiorno, notte (2003, 106’, 35mm)

21.45 Discutiamo, discutiamo (ep. di Amore e rabbia, 1969, 24’, video)

a seguire Il popolo calabrese ha rialzato la testa (1969, 60’, video)

 

TRIESTE Mercoledì 7 marzo

19.00 Buongiorno, notte (2003, 106’, 35mm)

21.30 Discutiamo, discutiamo (ep. di Amore e rabbia, 1969, 24’, video)

a seguire Il popolo calabrese ha rialzato la testa (1969, 60’, video)

 

PORDENONE Giovedì 8 marzo

19.15 Buongiorno, notte (2003, 106’, 35mm)

21.15 Discutiamo, discutiamo (ep. di Amore e rabbia, 1969, 24’, video)

a seguire Il popolo calabrese ha rialzato la testa (1969, 60’, video)

 

 


UDINE Martedì 13 marzo

19.45 Il gabbiano (1977, 132’, 35mm)

22.00 Sorelle mai (2010, 110, 35mm)

 

TRIESTE Mercoledì 14 marzo

19.00 Il gabbiano (1977, 132’, 35mm)

21.30 Sorelle mai (2010, 110, 35mm)

 

PORDENONE Giovedì 15 marzo

19.15 Il gabbiano (1977, 132’, 35mm)

21.30 Sorelle mai (2010, 110, 35mm)

 



Sedi di proiezione

UDINE / VISIONARIO

Via Asquini, 33

 

PORDENONE / CINEMAZERO

PIAZZA MAESTRI DEL LAVORO 3

 

TRIESTE / TEATRO MIELA

PIAZZA DUCA DEGLI ABRUZZI

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