La Sdricca di Manzano, là dove nacquero gli Arditi d'Italia
A prima vista l’esterno ricorda una comune casa colonica, ma la presenza di alcune soluzioni architettoniche con una torre-porta verso il lato nord inducono a pensare all’esistenza di un fortilizio con funzioni difensive e di controllo sulle merci in transito.
Per chi non conoscesse ancora la casa fortificata di “Sdricca di Sotto”, l'appuntamento da non mancare, prima di immergersi fisicamente nei suggestivi sentieri e boschi in cui è immersa, è per giovedì 20 maggio alle 17.30 sulla pagina Facebook della Società Friulana di Archeologia o sulla piattaforma zoom (questo il link per accedere).
Lì dove nacquero gli Arditi d'Italia
Durante il primo conflitto mondiale, nel 1917 la località venne utilizzata come centro di addestramento militare, accogliendo in precarie baracche i primi reparti degli “Arditi d’Italia” particolari truppe d’assalto che avevano il compito di occupare per primi le linee nemiche.
L’antico centro rurale della Sdricca, che dà il nome al sentiero naturalistico, si trova su una piana fertile di circa sessanta ettari di superfice arativa, coltivata a seminativo e bosco ceduo. La località è raggiungibile attraverso l’unico collegamento viario costituito dalla “strada vicinale” che si trova sul retro del cimitero di Manzano.
La strada si snoda sul versante orientale delle colline lambendo il fiume Natisone. I due nuclei insediativi esistenti, hanno assunto le rispettive denominazioni di “Sdricca di Sopra” e “Sdricca di Sotto”. Alcuni ritrovamenti avvalorano l’ipotesi che la località fosse frequentata da nuclei familiari dediti all’agricoltura ed alla pastorizia già in epoca protostorica grazie alla fertilità dei luoghi e al facile approvvigionamento di acqua.
Un luogo magico dal sapore antico
Il luogo fu a lungo abitato e non si può escludere l’esistenza di un sistema difensivo articolato sviluppatosi in epoca rinascimentale. La prima notizia documentata, relativa al luogo risale al 1170, quando in un atto di donazione si cita un certo “Henrichus de Stricha” La località fu assoggettata alla gastaldia di Manzano sin dal XIII secolo e fatta oggetto di investitura feudale a favore dei nobili proprietari del “Castello di Manzano” distrutto nel 1431. Documenti risalenti agli anni 1600/1700 citano più volte i conti di Manzano quali proprietari della tenuta.
La Sdricca di Manzano, bene da tutelare
“La Sdricca di Manzano: un bene da tutelare e valorizzare”, questo il titolo dell'incontro di giovedì 20, rientra nel programma di appuntamenti organizzati dalla Società Friulana di Archeologia dedicati alle testimonianze archeologiche che ci giungono dal passato. Volendo valorizzare gli studi di giovani laureati, in questo caso William Sambo, il sodalizio organizza quindi degli incontri legati all’archeologia in tutti i suoi aspetti, per far conoscere al pubblico argomenti poco noti, ma di notevole interesse.
L'immagine nella foto è opera di Jacopo Zampa