Sagra delle rane a Rivis al Tagliamento
La tradizione delle Rane di Rivis risale a molti anni addietro. In un canto popolare, più precisamente una villotta, risalente a circa 150 anni fa, si tramanda il raccondo delle Rane di Rivis che, secondo la tradizione, quando sono sazie non riescono a cantare o comunque cantano male.
“Ce dirano chei di Rivis / a sentinus a cjantâ? / A diran ch'o sin passudis / e no legris vin di stâ”.
Così si cantava nella villotta raccolta dal folclorista Valentino Ostermann verso la metà del XIX secolo.
SAGRE A UDINE E PROVINCIA, IL PROGRAMMA COMPLETO
Nel periodo compreso tra le due guerre, il calendario religioso prevedeva che nella prima domenica di maggio, ricorrenza della festa del compatrono San Gottardo, il parroco benedicesse gli animali legati fuori dai portoni. Nel pomeriggio gli abitanti di Rivis si sfidavano alla corsa delle rane sulle carriole. Si gareggiava, in sostanza, conducendo attraverso due canali una carriola con all'interno una rana, sperando che l'animale non scappasse saltando nell'acqua. Finita la corsa le osterie del paese offrivano rane fritte, che all'epoca si potevano trovare in abbondanza negli stagni del Tagliamento e nei fossi.