Ecole des Maitres apre al pubblico al Teatro Palamostre
Venerdì 9 settembre ore 19.00 (ingresso libero) l’Ecole des Maîtres, il corso internazionale di perfezionamento itinerante diretto quest’anno dalla regista brasiliana Christiane Jatahy, apre al pubblico le porte del Teatro Palamostre per una dimostrazione che conclude le prime giornate di studio a Udine.
Dal primo settembre è, infatti, Udine la prima tappa della 25esima edizionedella “scuola dei maestri”, sostenuta da MiBACT – Direzione Generale Speattacolo dal vivo e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con la partecipazione di Fondazione CRUP, che rappresenta ogni anno un’occasione formativa d’eccellenza per giovani attori europei selezionati in Francia, Italia, Belgio, Portogallo.
Nella sua continua evoluzione, l’Ecole des Maîtres si rinnova in questa nuova edizione sviluppando un percorso formativo itinerante e in divenire, un corso “in viaggio” con sei tappe -Udine, Roma, Coimbra, Liegi, Reims, Caen- durante le quali il lavoro di prove e il confronto con il pubblico dei diversi paesi europei sono parte integrante del percorso formativo.
Cut, frame and border è il titolo scelto da Christiane Jatahy per il corso 2016, un progetto che ha come riferimento il film America Oggi (Short Cuts) del registra Robert Altman. Al centro della ricerca- fondamento di partenza per il lavoro con i sedici giovani allievi-attori e attrici fra i 24 e i 34 anni selezionati nei quattro Paesi partner- il tema delle relazioni nella contemporaneità, in un’esplorazione degli aspetti più contradditori di realtà che si comprimono ed esplodono in città abbandonate, in appartamenti stipati, fra scontri e violenze, nelle grandi differenze sociali, fra i confini visibili e invisibili della società. Una sorta di cronaca frammentata che tiene gli occhi aperti su quanto accade e tende a rivelare l’esperienza collettiva della polis.
“In questi anni - spiega Christiane Jatahy - lavoro sul confine tra cinema e teatro, ma la base principale del mio lavoro è l’attore e il momento in cui l’attore vive sulla scena, davanti al pubblico. In Cut, frame and border, in particolare, userò 6 telecamere di sicurezza per riprendere un mondo al di fuori del teatro e portarlo dentro al teatro, con gli attori che fanno da ponte fra queste due dimensioni e il pubblico.
L’uso delle telecamere di sicurezza per me è una grande metafora del mondo in cui viviamo: le persone oggi pensano di avere tutto sotto controllo, tenendo il mondo sotto l’occhio delle telecamere. Ma è un’illusione. Il frame, l’inquadratura, è sempre una parte del mondo e del reale, e ci sarà sempre qualcosa che resta fuori dal quadro, di non controllabile.
E poi c’è una parte drammaturgica molto sensibile e importante: agli attori dell’Ecole ho chiesto infatti di lavorare sulla biografia di persone morte durante attentati a cui abbiamo assistito negli ultimi 40 anni. Ogni attori ha scelta una di queste persone che non ci sono più, e la personifica, ne diventa una memoria, attraverso un sistema drammaturgico dove la realtà del loro vissuto e del “cut”, il cambiamento improvviso e tragico delle loro vite, si mescola a sequenze solo ispirate alle loro vite, di loro creazione, in un cortocircuito fra realtà e finzione, tipico del mio teatro”.
La prova aperta di venerdì 9 settembre (ingresso libero, si consiglia la prenotazione 0432.504765/ info@cssudine.it) sarà un primo assaggio del lavoro artistico e darà la possibilità di conoscere il metodo di lavoro diChristiane Jatahy per il workshop. La regista – che è stata appena ospite della Biennale Teatro di Venezia con il suo E se elas fossem para Moscou? e che si vedrà anche il prossimo 14 gennaio a Udine per la Teatro Contatto 35 - si è imposta all’attenzione internazionale per la sua capacità di tessere un vivace dialogo tra le diverse aree artistiche, intrecciando teatro e cinema, realtà e finzione, attore e personaggio.
Dopo la prima tappa a Udine, l’Ecole si trasferirà al Roma, Coimbra, Liegi, Reims e Caen, e gli esiti dell’atelier Ecole verranno presentati al pubblico in occasione di cinque dimostrazioni finali in programma il 18 settembre a Coimbra (TAGV Teatro Académico de Gil Vicente), il 22 settembre a Zagabria (Hrvatsko narodno kazalište), il 25 settembre a Roma (Teatro IndiaShort Theatre 9), il 28 settembre a Bruxelles (La Raffinerie) e l’1 ottobre a Reims (La Comédie de Reims).
L’Ecole si realizza grazie all’impegno di un articolato partenariato europeo fra il capofila CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia (Italia) e CREPA - Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique (CFWB/Belgio), TAGV - Teatro Académico de Gil Vicente, Colectivo 84 (Portogallo), La Comédie de Reims, La Comédie de Caen eCentre Dramatique National (Francia).
Partecipano inoltre a questa edizione, per l'Italia, Comune di Udine, Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, Teatro di Roma e Short Theatre, a cui si affiancano anche altri teatri e istituzioni culturali europei come: Théâtre de Liège – Centre européen de création théâtrale et chorégraphique / Centre des Arts scéniques / Ministère de la Communauté française – Service général des Arts de la scène, Wallonie-Bruxelles International (CFWB/Belgio) Ministère de la Culture et de la Communication (Francia); Universidade de Coimbra, DGArtes - Governo de Portugal / Secretário de Estado da Cultura, Câmara Municipal de Coimbra, Convento de São Francisco (Portogallo). TAGV Teatro Académico de Gil Vicente di Coimbra.