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100 anni di Rivoluzione russa al Teatrone, Tramontin: «Il Comune non c’entra nulla»

L'annuncio dello spettacolo di Massimo Zamboni "I Soviet + L'Elettricità" al "Giovanni da Udine" ha alimentato delle polemiche da parte del candidato sindaco di Fiamma Nazionale Stefano Salmè, che ha annunciato anche un volantinaggio la sera della rappresentazione. L'organizzatore ha così voluto puntualizzare

«Il Comune di Udine non c’entra nulla e non mette un centesimo. Pago l’affitto del teatro e rischio in un’operazione commerciale, non c’è nessuna “celebrazione della Rivoluzione bolscevica” da parte dell’amministrazione».

Loris Tramontin, storico organizzatore di concerti con le sue Azalea e Zenit, risponde così alla polemica innescata nei giorni scorsi da Stefano Salmè, candidato sindaco per Fiamma Nazionale, attorno allo spettacolo “I Soviet + L’elettricità”, in scena al “Giovanni da Udine” il prossimo 15 novembre.

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Salmè ha contestato la natura della rappresentazione, ritenendola un elogio della nascita di una dittatura, e il patrocino di Palazzo d’Aronco. Ha pure annunciato un volantinaggio all'esterno del Teatrone la sera dell'evento. Anche su questi aspetti Tramontin ci tiene a puntualizzare: «Con la mia società abbiamo vinto il bando apposito, e il patrocinio è di conseguenza automatico per tutti gli eventi che organizziamo in città. Evitiamo di agitare spettri che non esistono. Si tratta di uno spettacolo, a prescindere dalla Russia e dai bolscevichi. Io ci metto il rischio imprenditoriale. Se vendo biglietti avrò fatto bene il mio lavoro, altrimenti no. Sono problemi miei, non del Comune o di chicchessìa». 

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