A Palmanova la Pasquetta è 'slow'
A Pasquetta si fa un “eat-in”. È la nuova proposta di Slow Food Friuli, tra cibo condiviso, giochi e divertimento, dalle 10 del mattino fino al tramonto. L’iniziativa, lunedì 21, animerà il prato dei Bastioni di Palmanova tra Porta Udine e Porta Cividale, dove sarà allestita la “Casa Slow”, un tendone dovesoci, amici, appassionati gourmet, potranno festeggiare con una scampagnata speciale, in cui assaggiare quanto preparato da tutti, a sorpresa. «Non ci sarà il classico menu con i vini abbinati – spiega il presidente Slow Food Fvg Max Plett –, ma ciascuno porterà qualcosa da mangiare e bere e tutto sarà condiviso spontaneamente con gli altri. Come si fa alle feste da amici, in cui "ognuno porta qualcosa"». A disposizione, oltre alla Casa Slow, Slow Food mette tavoli e panche, griglie e gas, piccoli assaggi di salumi e formaggi offerti dai produttori locali e damigiane di vino (per cui sarà chiesta un’offerta per aiutare a coprire i costi). Slow Food presterà anche calici e tasche portavino, con una piccola cauzione.
Slow Food Friuli consiglia ai partecipanti di portare pietanze “buone, pulite e giuste”. Quantità? «Se si viene in tre, meglio portate cibo per tre persone, per non esagerare ed evitare gli sprechi», spiegano gli organizzatori. Anche acqua e altre bevande dovranno essere portate dai partecipanti e per il cibo il consiglio è preparare ricette della tradizione con ingredienti di stagione, acquistati da produttori locali. Tutto sarà appoggiato sui tavoli e condiviso. I partecipanti dovranno ricordarsi anche di portare piatti e posate da casa «perché la Pasquetta Slow – ricorda Plett – è un picnic in cui vigono il bello e l’arte di arrangiarsi: lo spirito di partecipazione e magari un pizzico di creatività sono apprezzati». Dunque via libera a giochi, carte, palloni, aquiloni e giochi di società, oltre chiaramente a vestiti e scarpe confortevoli. Una nota importante: come in tutti gli incontri Slow Food, la Pasquetta diventa motivo per informare sull'importanza che assumono le materie prime nella preparazione dei cibi. «Quest'anno al centro della riflessione poniamo il mais – spiega il presidente Plett –, per tantissimi anni la base alimentare dei friulani. Faremo dunque la conoscenza dei contadini che ancora oggi piantano i semi di mais ricevuti in eredità dai nonni e riceveremo anche una delegazione dell’associazione Civiltà Contadina (seed savers). Perciò, chi ne ha, porti pure con sé semi di piante autoctone: sarà una buona occasione per scambiarli, regalarli e mettere in circolo un po’ di biodiversità».
La partecipazione è aperta (e gratuita) a chi scelga di passare una Pasquetta Slow. Il proprio spazio si può prenotare scrivendo (entro il 18 aprile) a slowfriuli@gmail.com o telefonando al 333.2392392 (info: www.slowfoodfvg.it), lasciando il proprio recapito telefonico. In caso di maltempo la Pasquetta Slow non avrà luogo e pertanto i prenotati dovranno essere avvisati.
In sintesi, tre semplici regole da tenere a mente. Per condividere pienamente e sostenibilmente è necessario il rispetto dell’ambiente, delle persone e dei luoghi e Slow Food chiede quindi di non abbandonare rifiuti o sigarette e di utilizzare invece i bidoni della differenziata e gli speciali posacenere che stanno preparando. Due: l’evento vuole essere a impatto zero, dunque non sprecare cibo, riciclare più che si può e portare con sé eventuali avanzi. Infine: divertimento! Per una giornata all’insegna del relax, delle risate, del buon cibo, occasione anche per fare amicizia e lasciarsi sorprendere.