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Martedì, 19 Marzo 2024
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Palmanova piace sempre di più, il Corriere le dedica un ampio spazio

Pregi e particolarità della città stellata affascinano anche a livello nazionale

Palmanova strega il Corriere della Sera, che nell'edizione on line dedica un servizio alla città stellata a cura di Luca Bergamin. Il racconto prende in considerazione alcuni abitanti della cittadina, fieri di vivere e operare in un posto così unico. Ecco alcuni stralci. L'articolo completo.

Arianna de Leo si ritiene davvero fortunata. Abita proprio al centro del borgo italiano architettonicamente perfetto, è come se vivesse nel palco di un teatro, dal quale vede tutto quello che succede, dalle parate che rievocano i fatti storici della Serenissima ai concerti di musica. La sua finestra affaccia, infatti, su Piazza Grande, il cuore esagonale di Palmanova, la cittadina fortezza di cui fu posta la prima pietra nel 1593 e che da allora non è praticamente mai cambiata. Il pericolo austriaco non esiste più oramai da quasi due secoli, però se ci fossero nemici, Arianna sa che arriverebbero da uno dei tre accessi a Palmanova, ancora al proprio posto di vedetta: Porta Aquileia ovvero la via che arriva a Grado e al mare, Porta Cividale dalla quale si raggiunge Gorizia, e Porta Udine, che indica la strada per arrivare nell’omonima città. Lei, però, da qui non partirebbe mai: «Abitare in un paese dalla geometria ennagonale, che dall’alto sfoggia la forma di tre stelle incastonate l’una dentro l’altra, cinto da altrettante, corrispondenti cerchie di mura rappresenta un privilegio, non soltanto architettonico, per me e gli altri 5.400 abitanti».

Anche nel jogging, comunque, gli abitanti del borgo non si dimenticano quella che è l’architettura che marchia il proprio borgo (qui, però, questo termine indica le tre strade principali): indossano, infatti, le scarpe che ha disegnato Angelo Shyrbi nel suo studio di design in Borgo Cividale, proprio nel cuore di un agglomerato urbano tanto particolare: «Noi fratelli ci siamo uniti per realizzare una collezione di sneaker in edizione limitata, che richiama la precisa intersezione di linee e forme geometriche della cittadina stellata». È come, insomma, se la planimetria di Palmanova non abbandonasse mai chi ci abita: anche per merito di Anna Malisani che nella sua legatoria artigianale produce non soltanto scatole su misura, restaura e rilega libri in pelle, carta e tela utilizzando stampe a pressione manuale, ma realizza anche libri, notes, agende, porta matite quaderni che mostrano sulla copertina le stelle del paese. «Un giorno venne una famiglia dal New Jersey e acquistò tutto quello che riproduceva quelle mitiche linee — rammenta Anna —, perciò ne abbiamo intensificato la produzione. Evidentemente non siamo i soli ad amare questa architettura».


 

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