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Giovani, bravi e friulani: The Young Tree pubblicano il loro secondo album

Il gruppo viene definito dal produttore Madaski come il "gruppo più talentuoso di questo genere in Italia"

Giovani, bravi e friulani. The Young Tree è una band di sei musicisti della scena musicale in levare, nata nel 2015 a Udine. Dopo il primo album, "Seed", pubblicato nell'ottobre del 2016, adesso è tempo per il loro nuovo lavoro. Anticipato dal singolo omonimo, esce nei prossimi giorni "Borderline", un lavoro di sperimentazione sonora basato principalmente sull'uso di sintetizzatori e componenti elettroniche. 

Borderline

Un album "maturo". Questo secondo lavoro «è stata un'esperienza atomica», ha dichiarato entusiasta Maurizio Pellegrina, voce e leader della band. «Madaski è stato il produttore artistico, che ha portato la grande novità di sonorità che prescindono dalla musica reggae: abbiamo voluto mettere qualcosa in più rispetto al primo album». Madaski, oltre ad essere il tastierista degli Africa Unite, fondati da lui insieme a Bunna, è anche produttore discografico la cui grande passione, oltre al reggae, sono i sintetizzatori e le sonorità elettroniche. «Lavorare con un produttore così, con Madaski che è specialista dell'elettronica, è stato pazzesco e abbiamo unito divertimento e serietà». E per descirvere il risultato che ne è uscito, Pellegrina usa queste parole: sacrificio, crescita personale, esperienza.

L'album

Borderline è considerato un'opera ricca di tematiche umane e sociali, capaci di affrontare aspetti della quotidianità e della società in cui viviamo. Non mancano però anche riflessioni più introspettive e omaggi alla musica e alla natura: a scrivere i testi sono lo stesso Pellegrina e il chitarrista Leonardo Duranti. Gli altri componenti della band sono Flavio Passon alle tastiere, Giordano Sala alle chitarre, Mirko Caso al basso e Alberto Pigazzi alla batteria.  La prima occasione per ascoltare questo nuovo lavoro sarà il 31 ottobre a Comelico, mentre il 9 novembre il gruppo si esibirà a Lugano, in Svizzera.

Madaski

La prima consacrazione di questo lavoro arriva direttamente dal produttore. «È stata senza dubbio la produzione artistica più interessante che abbia mai fatto per una reggae band». A colpire soprttutto Madaski è la vocalità, «curata, che crea linee melodiche piuttosto inedite e si inserisce molto bene nel tessuto musicale. La band ha mostrato una grande apertura mentale e la volontà di rinnovare un suono spesso invecchiato, in fuga da luoghi comuni. Secondo me, The Young Tree è il gruppo più talentuoso di questo genere che si possa trovare oggi in Italia».

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