“Time": 20 opere di Massimo Poldelmengo in mostra a Udine
La Stamperia d’arte Albicocco presenta l’esposizione personale di Massimo Poldelmengo, “Time”. Circa 20 opere grafiche tra carborundum, maniere a zucchero e puntesecche realizzate tra il 2015 ed il 2017 in collaborazione con la Stamperia d’arte Albicocco. Opere di grandi dimensioni, matrici di un metro per due, ma anche una serie di 8 piccole incisioni rea- lizzate con diverse tecniche incisorie, ed ancora studi, matrici, disegni preparatori. Questo è quello che l’artista ha scelto, in comune accordo con la Stamperia d’arte Albicocco, di esporre negli spazi di Via Ermes di Colloredo a Udine. La storia di un percorso concettuale iniziato a metà degli anni ’90.
“Time"
Il tempo ha sempre avuto un ruolo importante nell’universo mentale e operativo dell’artista; questo percorso continua attraverso le tecniche incisorie, proprio per l’importanza che il tempo, l’attesa ed il contare dei minuti e dei secondi hanno in queste antiche forme d’arte. Con le tecniche calcografiche Poldelmengo si trova naturalmente a suo agio; realizza delle matrici che sono esse stesse delle sculture, le plasma con il carborundum, la salda- trice e la flex. Oppure lascia che sia il tempo stesso a dare una prima forma alle lastre, concedendo alla ruggine, all’usura naturale delle cose, il compito di dare le prime sfumature, per poi intervenire lui stesso con la tecnica del carborundum. La Stamperia d’arte Albicocco, dopo l’ultima esposizione del 2015 dedicata a Joan Mirò, torna ad aprire i suoi spazi al pubblico con una proposta artistica di notevole qualità, presentando, oltre al lavoro grafico di Poldelmengo, anche il percorso artistico/tecnico che lo ha portato a questo nuovo ciclo di opere. In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il catalogo legato alla mostra con testi di Caterina Furlan, Francesca Agostinelli e Gianluca Albicocco.
Massimo Poldelmengo
L'artista, nato a Pordenone nel 1964, ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove si è diplomato nel 1989. Nell’ultimo anno di Accademia, ha frequentato la Facoltà di Belle Arti di Madrid ed esposto alla collettiva Artisti italiani organizzata nella capitale madrilena.Dal 1992 al 2001 ha parteci- pato a varie edizioni della rassegna d’arte contemporanea Hic et nunc, curata da Angelo Bertani a San Vito al Tagliamento. In seguito alla mostra Nuove Contaminazioni, organizzata a Udine nel 1996 dalla Galleria d’Arte Moderna, sue opere entrano nelle collezioni civiche udinesi e della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Nel 1997 ha visto la luce il progetto Axiom, grazie alla collaborazione fra l’ar- tista e Massimo De Mattia, musicista e compositore pordenonese. Nel 2007 ha affiancato l’architetto pordenonese Davide Raffin nella realizzazione del progetto per il complesso parrocchiale della chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Baragalla a Reggio Emilia, vincitore del concorso bandito dalla Conferen- za Episcopale l’anno prima. Nel 2009 ha vinto il premio In Sesto. Scultura e installazione nello spazio urbano, in occasione della quarta edizione di Palinsesti, rassegna organizzata dal Comune di San Vito al Tagliamento. L’anno seguente ha esposto i bozzetti e i disegni del progetto vincitore presso la sede di Pordenone della Fondazione Ado Furlan, dove con l’opera “Scala 2001” entra a far parte della col- lezione permanente della Fondazione. Nel 2013 la Fondazione Aquileia e l’associazione culturale “Venti d’Arte” hanno organizzano una sua importante personale ad Aquileia. Nel 2014 presso la Galleria Re- gionale d’Arte Contemporanea “Luigi Spazzapan” è stata presentata la mostra XVI e l’Impronta del XVI. Nel 2015 i nuovi lavori grafici realizzati con la Stamperia d’arte Albicocco di Udine sono stati esposti presso la Galleria Regionale d’Arte Contemporanea “Luigi Spazzapan” e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Pordenone “Armando Pizzinato”. Nel 2016 presenta una sua personale al Museo Diocesano di Arte Sacra di Pordenone e nel 2017 assieme ad opere di Gilardi, Guttuso, Parmiggiani, Vidoni partecipa alla mostra Archetipi Simbologie e Trasformazioni nella sede della Fondazione Ado Furlan di Pordenone