Orizzonti espressivi - l'essenza dell'identità da Arttime
Arttime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica ed instancabile galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova collettiva. Venerdì 18 novembre 2022 alle ore 11 apre i battenti la mostra “Orizzonti espressivi”. Sabato 19 novembre alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa. Espongono: Maria Nicoletta Ballarin, Donatella Bartoli, Nica Degan, Marco Renier e Giorgio Suppo.
Il tema
Confrontare maniere diverse per scoprire l'essenza di un'identità, anche su questo di basa l'universo dell'Arte. Esplorare gli orizzonti espressivi di ciascun artista equivale a conoscerlo nella sua pura intima essenza, un'azione doverosa e in grado di arricchire l'animo di chi la compie. Quella proposta da Arttime sarà una vista privilegiata e non mancheranno le sorprese. Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 1° dicembre.
Gli artisti
Maria Nicoletta Ballarin espone delle allegorie che descrivono le impressioni tratte dall’esperienza diretta del mondo nella parte inferiore e nella parte superiore gli orizzonti veneziani che rappresentano lo stato emotivo della composizione sottostante. Gli animali ritratti fanno parte della vita quotidiana e degli affetti dell’artista. Ha frequentato la Scuola libera del Nudo dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, corsi di incisione presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, corsi di acquerello sotto la guida di Roberto Mazzetto e un corso quinquennale di scultura sotto la guida di Florence Faval presso il circolo artistico della Bottega del Tintoretto di Venezia. Dall'ottobre 2013 lavora presso il laboratorio artistico “Materigrigia” a Dorsoduro 1750, Venezia.
Donatella Bartoli è nata a Trieste da esuli istriani. Si è diplomata a Gorizia. Insegnante, ha frequentato vari corsi di aggiornamento in attività artistiche. Il suo esordio artistico risale al 1998 e dopo il debutto ha esposto continuamente. Nutrite le sue mostre collettive, tra le quali: Paros, al Salon des Artistes Indépendants, Arte Capri e le edizioni annuali di "Un mondo senza confini" in Slovenia e Austria. Pubblicata anche su testate nazionali, Salvatore Ruju, Daniela Mugittu, Marianna Accerboni e altri critici hanno scritto della sua pittura. Lavora all'interno di un realismo sintetico in ferma scossa artistica, modellato dal colore, senza curarsi del dato naturalistico per cogliere una sintesi forma-colore che trae alimento dal grande alveo della tradizione pittorica del passato.
Nica Degan è nata e ha vissuto da ragazza a Grizzo di Montereale Valcellina (PN), ora risiede e lavora a San Quirino (PN). Ha frequentato l'Istituto Internazionale di Grafica di Venezia, poi per 4 anni la Scuola Libera di Nudo all'Accademia di Belle Arti di Venezia ed infine ha per 6 anni l'Associazione “Nuova Arte Grafica” di Mestre-Venezia. Ha rappresentato due stazioni della Via Crucis ora esposte nella chiesetta “La Fradese” di Grizzo di Montereale Valcellina (PN). Ha realizzato le illustrazioni rappresentative di alcuni racconti e partecipato a più mosaici collettivi. Una sua opera è stata inserita nel Catalogo Mondadori dell'Arte Moderna del 2020. Artista estroversa e poliedrica, sempre alla ricerca del nuovo, dalla sua pittura traspare l'amore per la natura e la vita.
Attratto fin da giovanissimo dall’arte, dal disegno e dalla pittura, Marco Renier ha incominciato il suo personale percorso artistico da autodidatta nella seconda metà degli anni ’90. Pur facendo largo uso di molte tecniche pittoriche, quella che utilizza maggiormente è una tecnica mista (a base di carboncino, crete, sanguigna, olio ed acrilico) grazie alla quale dà vita ad “immagini oniriche dal carattere metafisico”. Nella sua carriera artistica ha allestito mostre personali, partecipato a collettive, rassegne e manifestazioni d’Arte in varie città italiane ed europee (Torino, Milano, Venezia, Amsterdam, Varsavia per citarne alcune); inoltre è intervenuto ad alcune trasmissioni televisive esponendo ed raccontando i suoi lavori. Ha inoltre illustrato vari libri e cataloghi di poesie.
Giorgio Suppo è piemontese, ma vive in Veneto da molto tempo. Agli inizi - e per molto tempo - la sua pittura è stata eminentemente figurativa caratterizzata da un disegno forte ed incisivo con larghe campiture di colore. Il suo mondo pittorico si basa su una pittura di impulso, il cuore collegato al pensiero e alla mano che realizza sino a creare l’attuale ciclo pittorico della umana avventura; predilige la tempera a volte utilizzata in simbiosi con inchiostri di china e acrilico su supporti di cartone cotonato che gli consentono trasparenze e sovrapposizioni difficilmente ottenibili con altre tecniche. La sua tavolozza è ampia e diversificata e spazia in una gamma amplissima di cromatismi dai toni brillanti e accesi per suscitare emozioni positive e di gradimento estetico.
La mostra sarà visitabile fino al 1° dicembre presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.