rotate-mobile
Mostre Centro / Largo Ospedale Vecchio

Apre la mostra di Keith Haring: "opere perfette in San Francesco"

L'assistente dell'artista americano Julia Gruen si emoziona e non ha dubbi sulla collocazione: "Haring amava l'Italia e un luogo del genere per le sue opere gli sarebbe piaciuto molto"

Il problema di queste opere è sempre stata la dimensione e non il contenuto”. Difficili da collocare in una mostra le 11 tele di Keith Haring e il motivo non è dato dalla potenza espressiva delle opere, quanto dalla grandezza delle tele. Parola di Julia Gruen, l'assistente dell'artista americano scomparso 22 anni fa. “La ex chiesa di San Francesco si è rivelata il luogo ideale – ha detto Julia Gruen, a Udine ospite di Bianco&Nero – e lo stesso Haring ne sarebbe stato felice, visto che amava l'Italia e aveva tanti amici italiani”. La forza della mostra, secondo il curatore Gianni Mercurio, sta proprio nel fatto di essere state collocate in una chiesa sconsacrata, che rende i dieci comandamenti ancora più minacciosi, così come il Matrimonio tra inferno e paradiso, l'opera più grande mai realizzata da Haring (7x13).

Keith Haring, l'inaugurazione della mostra © GIULIA IACOLUTTI

IL PROGRAMMA DI BIANCO&NERO

Spazio quindi all'arte, piuttosto che alle polemiche che hanno preceduto l'apertura di una grande mostra. D'altronde come spiegato dal curatore, lo stesso Haring sosteneva che l'opera appartiene al pubblico e non all'artista. “Non c'è una corrispondenza netta – ha detto ancora Mercurio – tra un comandamento e una tela. Certo ci sono richiami evidenti, ma altri sono lasciati alla libera interpretazione dello spettatore. Anche perché Haring aveva ammesso di non ricordarseli tutti e 10 prima di dipingerli”.

Per la prima volta le opere sono sollevate da terra, con un ponteggio realizzato dalla ditta Pilosio. Sono così grandi (7,5x5) che è sempre stato difficile ospitarle in un contesto adeguato, da qui l'emozione di Julia Gruen nel vederle nella ex chiesa. Ora è il momento di andare a visitare la mostra, aperta fino al 15 febbraio e gli organizzatori sperano in un successo. “Haring piace ancora moltissimo – ha concluso il curatore – soprattutto alle nuove generazioni, perché è estremamente contemporanea, il suo segno non ha perso freschezza, le figure e il colore sono estremamente seducenti all'occhio e i suoi temi, come la lotta all'ingiustizia, all'omofobia e al razzismo sono di grande attualità”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Apre la mostra di Keith Haring: "opere perfette in San Francesco"

UdineToday è in caricamento