Da Kuala Lumpur a Udine, la Galleria La Loggia espone le opere di Lihuà
La galleria La Loggia di Piazza Libertà a Udine inizia, dopo la pausa estiva, sabato 2 settembre alle 18.30 l’attività espositiva del suo 50esimo anno di impegno verso gli artisti con una mostra di respiro internazionale direttamente da Kuala Lumpur dal titolo: “I colori della Malesia” .
La protagonista è Lihuà (Wong Lai Wah) che nei suoi lavori unisce le linee calligrafiche cinesi ai costumi e alle tradizioni malesi in chiave contemporanea. La mostra si potrà visitare fino al 27 settembre prossimo il giovedì, venerdì e sabato dalle 17.30 alle 19.30 la domenica dalle 11.30 alle 13.
La tecnica usata è quella dell’acquarello, di cui ne è una abilissima interprete, e dei colori acrilici e all’olio sulla tela. L’artista vive a Kuala Lumpur capitale della Malesia qui ha conosciuto suo marito l’udinese Michele Mattotti il quale vuole fare conoscere alla sua città la moglie e le sue originali opere.
I suoi dipinti di volti e figure femminili sono stati apprezzati da brand internazionali in diversi ambiti, dai materiali artistici come la Faber-Castell di cui ne è la portavoce malese, fashion con Chanel , Prada, Christian Laboutin, fino a Chaumet e Bulgari e in tanti altri settori. Il suo atelier è stato recensito dalla critica di varie riviste tra cui Elle, First Class, The Star, Grazia, New Straits Time. Lihuà oltre a dedicarsi all’arte è docente di illustrazione all’accademia Esmond di Kuala Lumpur.
“La mia tecnica si fonda sull’armonia delle pennellate, le quali devono seguire precise regole di movimento e pressione- scrive nella sua presentazione l’artista- derivanti dalla tradizione della calligrafia cinese . Inizialmente ero focalizzata sulla ricerca estetica poi mi sono dedicata alla ricerca sull’essenza della moda malese".
Con questa mostra-progetto dedicata in particolare per Udine, prima esposizione in Italia dopo Londra, Taipei, varie personali nella capitale malese, Lihuà intende mostrare in una nuova ottica la complessa cultura malese che si incrocia con quella cinese, indiana e indigena.
(in foto un'opera dell'artista tratta dalla sua pagina Fb Lihuà)