La nuova forma del paesaggio dopo Internet: incontro a Casa Cavazzini
Venerdì 31 gennaio alle 17.30 a Casa Cavazzini, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine, si terrà una Ultra unconference alla quale interverranno Vania Gransinigh (conservatore dei Musei Civici di Udine), Luca Gremese (green designer), Stradivarie (architetti associati) e Marotta & Russo (artisti), che dialogheranno sulla nuova forma del paesaggio dopo Internet e sulle caratteristiche di questo nuovo format.
Il primo dei cinque eventi/mostra in programma per il 2014 si chiama ‘Landshape’: i curatori Chiara Moro e Stefano Monti lo hanno elaborato con l’obiettivo di creare un punto di vista in grado di stimolare una nuova ed attenta visione della forma contemporanea del paesaggio, declinando il corposo tema in due momenti diversi e complementari.
La mostra – che sarà visitabile su appuntamento dal 01 Febbraio al 21 Marzo nello spazio della Digital agency eflux in Udine – si aprirà alle 19.30 con un private view al quale parteciperanno gli artisti Marco Cadioli, COLORA (di Lorenzo Commisso e Rachele Burgato), Elisa Giardina Papa, Marco Mendeni, Simon Perathoner, Elena Radice, Stefano Spera, a cui sarà possibile presenziare scrivendo a info@spazioultra.org (i posti sono limitati e gratuiti).
Le opere selezionate trasformano il luogo della mostra in un nuovo punto di vista, un belvedere che si affaccia su sette forme di paesaggio: con “Google Error” di Marco Cadioli possiamo avere una visione 3D del mondo, grazie alla famosa applicazione Google Earth, dove errori di sistema, indotti, diventano linee astratte e mutevoli. Oppure essere trasportati da COLORA (di Lorenzo Commisso & Rachele Burgato) con il progetto “The zebra crossing”, tra finzione e realtà, partendo dalle regole dei giochi di far finta del mondo infantile, ad un mondo fantastico audio video. Elisa Giardina Papa con il trittico inedito denominato ‘brush stroke’, analizza e screma le incongruenze presenti in entrambi i mondi, reale e digitale, realizzando ambienti volutamente disorientanti nell'inserimento di un oblungo stampato riproducente il classico sfondo cancellato di photoshop in ambienti reali.
Marco Mendeni, con ‘Concrete_013’, ci introduce in un paesaggio urbano, tra strade e palazzi, mostrandoci la ‘forma reale’ di un paesaggio ispirato da un videogioco. ‘La Torre Eiffel illuminata di notte – Parigi’ di Simon Perathoner ci permette di godere di un panorama/immagine classico, facendoci scoprire la sua identità più vera ed essenziale, rappresentandola solo con codici informatici 'ascii'. Elena Radice con il progetto ‘abstract season changes’, usa la raccolta disomogenea e discontinua di dati realizzata da Google Maps che determina una sequenza surreale ed assolutamente immaginaria di panorami nei quali le stagioni si mescolano, dando vita una nuova idea di ambiente, totalmente indisciplinata e, anzi, naturalmente manipolata dalla sfera digitale.
Come naturalmente manipolata nella forma prospettica, ma veritiera, appare ‘SL Virtual Snapshot’ di Stefano Spera, veduta pittorica ispirata dall’uso dell’applicazione Google Street, che quotidianamente ci mostra una visione/forma del paesaggio attraverso una prospettiva virtuale.