Con pinocchio e il profeta Giona in un viaggio fantastico tra sogno e riflessione nei mosaici aquileiesi
Pinocchio, il burattino più famoso del mondo e il profeta Giona raffigurato in un mosaico della basilica di Aquileia, legati dal filo rosso del viaggio iniziatico, del concetto del perdono, entrambi inghiottiti dal mostro. Ad Aquileia, nel Palazzo Meizlik, nella mostra “Nel ventre della balena. Dal mosaico di Giona alla fiaba di Pinocchio” che sarà visitabile fino al 13 luglio.
Giunta alla sua realizzazione dopo un lavoro di ricerca durato un anno e organizzata dal Gruppo Archeologico Aquileiese, la mostra si snoda in un lungo percorso conoscitivo che, a partire da un importante saggio del cardinale Biffi, ha portato all’individuazione di numerosi filoni sacri, biblici e mitici per la storia del burattino di legno.
Il parallelo con la storia del profeta Giona, di cui Aquileia detiene uno degli esempi più famosi al mondo nel mosaico teodoriano della Basilica, è ormai cosa assodata.
Nuove sono invece l’individuazione del mostro che inghiotte il profeta, una specie abissale tuttora esistente, nuovi sono gli accostamenti alle opere sacre di Št?pán Zav?el, superbo disegnatore per ragazzi, nuovi ancora sono i concetti del perdono e del viaggio iniziatici per diventare grandi e consapevoli.
Nell’esposizione sarà possibile entrare nella balena di Geppetto e accostarsi al letto della fata turchina, ma anche scoprire un’inedita collezione di gabbiette da grillo orientali, oltre alle più belle edizioni del capolavoro di Collodi.
Grazie all’opera grafica e creativa di Anna Degenhardt, Caterina Santambrogio e di Ilario Demartin l’esposizione trasporterà i visitatori, grandi e piccini, in una dimensione di sogno, che pur facendoci riflettere, ci infonde un po’ di gioiosa leggerezza.