Marcello Veneziani a Udine per "Scontenti"
Marcello Veneziani a Udine presenta il suo ultimo lavoro "Scontenti", edizioni Marsilio. L'organizzazione è a cura dell'associazione Blocco Civico.
«Non è la rabbia né l’odio e nemmeno il narcisismo, come invece si sente ripetere, la molla che spinge verso un atteggiamento negativo e ribelle, ma qualcosa di più profondo che li precede. Si tratta di uno stato d’animo personale ed epocale, che solo dopo muta in protesta e in rancore: la scontentezza. A lungo il potere ha puntato sulla rassegnazione, sull’accontentarsi delle persone. Poi è passato a veicolare l’insoddisfazione permanente, la voglia di essere, fare e avere altro, per asservirci tramite i consumi e renderci dipendenti. Ma la scontentezza è sfuggita di mano e si è fatta malcontento...».
Scontenti non vuol dire infelici, malinconici o inquieti. Esistono trattati e una vasta letteratura sull’infelicità, mentre poco o nulla si è scritto dello scontento. Per comprendere da dove nasce e dove conduce, indagandone ragioni, forme e sbocchi, l’autore compie un viaggio nel malessere che ci corrode, ci fa sentire continuamente inappagati e così arricchisce la fabbrica dei desideri. Ne individua le radici in Occidente e in particolare in Italia, esplora i vari ambiti in cui si esprime lo scontento, analizza errori e responsabilità di quanti, spingendo a immaginare sempre nuovi altrove che sollevano da ogni responsabilità, hanno finito per ignorare la realtà, che oggi però presenta il conto.
Dopo La Cappa, in cui analizzava l’emisfero che grava su di noi e ci opprime, Marcello Veneziani rivolge l’attenzione a quello che definisce «l’emisfero in basso, nel quale viviamo noi, gli scontenti». Non tutto è perduto, sostiene l’autore: è possibile coltivare lo scontento e metterlo a frutto, perché «è una fiamma che ci arde dentro, brucia e illumina, ci divora e ci fa vivi. Il mondo regge su chi si accontenta ma cammina sulle gambe degli scontenti»