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Cittadini, cittadine e vigili in bici per Udine per il rispetto delle "due ruote"

Manifestazione oggi a Udine: ritrovo alle 17.30 per una biciclettata con l'intento di sensibilizzare ciclisti e automobilisti sul rispetto della distanza di un metro e mezzo dalle due ruote

Forse si presta sempre troppa poca attenzione ai pericoli che corrono i ciclisti sia in città che sulle strade di provincia: ecco perché un gruppo di appassionati e appassionate hanno deciso di scendere in strada sulle loro amate due ruote per farsi "vedere e sentire in difesa dei numerosi morti in bici".

L'idea

"Diversi di noi se la sono vista brutta molte volte e sono vivi per miracolo, me compreso.Dieci anni fa sono stato tamponato da un'auto pirata, mentre rientravo in bici da lavoro. Mi sono rotto il naso e lo zigomo, finendo dentro un'auto ferma in sosta", ci racconta uno degli organizzatori Luca Rizzi. "Può succedere a tutti grandi e piccini, ma a volte - troppe - il ciclista non viene rispettato. Vogliamo sensibilizzare le persone facendoci vedere e sentire. Questo giro che organizziamo è aperto a tutti: abbiamo l'autorizzazione dei vigili che ci scorteranno per tutto il percorso, anche loro in bicicletta".

L'appuntamento

Salvaciclistiudine organizza una pedalata per le vie e piste ciclabili del centro di Udine, per sensibilizzare ciclisti, automobilisti e pedoni rispetto alla misura di 1,5 metri di distanza tra biciclette e autovetture. Il ritrovo è fissato oggi, sabato 18 dicembre, alle 17.30 presso il negozio "Cicli Marino Rossi" in via Tiberio Deciani 95 a Udine. La pedalata prevista è di circa 10 km, adatta a tutti e tutte, nel rispetto delle norme del Codice della Strada: saranno obbligatorie le luci anteriori e posteriori, il campanello e il caschetto. L'arrivo è previsto alle 18.30 circa presso il ristorante "Il piatto sbeccato" in via Baldissera 7 a Udine, dove si svolgerà una bicchierata. Per info: Andrea 3358080061 o Massimo 3396052610.

Le richieste

SalvaCiclistiUdine è un movimento spontaneo e indipendente che nasce dall’esigenza di aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade e sulle quali sono morti, negli ultimi 10 anni più di 2.500 ciclisti. Il movimento chiede interventi mirati per contrastare il senso di precarietà dell’utenza debole della strada e nasce da una rete di appassionati costantemente presenti sulla strada. "Il nostro movimento - spiegano - è apartitico e si fonda su principi della partecipazione sociale e sull’attività di volontariato. Non abbiamo scopo di lucro, ma solo finalità civiche, solidali e di utilità sociale".

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Obiettivi

Sensibilizzare l’uso dei mezzi a propulsione umana. Promuovere la mobilità ciclistica quotidiana. Promuovere la sicurezza stradale. Organizzare eventi culturali e ludici. Promuovere il nostro materiale di rappresentanza. Promuovere l’educazione civica e il rispetto dell’ambiente. Sensibilizzare l'uso dei mezzi a propulsione umana rispettosi dell'ambiente e non inquinanti

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