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Scarda, l'eclettico autore italiano in concerto a Udine

Il cantante si esibirà il 20 settembre 2019 a Cas'Aupa Social Garden di Udine. La nostra intervista

Scarda, ossia Domenico Scardamaglio, porterà anche al Cas'Aupa Social Garden di Udine una tappa del suo tour estivo in giro per l'Italia. Qui, si esibirà venerdì 20 settembre alle 21.30 (via Val d'Aupa, 2 - ingresso gratuito).

L'artista

Dopo l'uscita del brano "Tropea", il nuovo singolo che ha animato l'estate 2019, Scarda si esibirà anche a Udine come ultima data del suo tour. L'artista vive a Roma, ma nasce a Napoli il 16 marzo 1986 ed è calabrese di lunga adozione. Il suo album d'esordio, "I piedi sul Cruscotto" (MK Records) esce il 16 dicembre 2014, e raggiunge ottimi risultati di ascolti e del vivo porta il cantautore ad affollare i piccoli club delle principali città italiane. Ma Scarda riceve anche importanti riconoscimenti, come la candidatura ai David di Donatello per la soundtrack del film "Smetto quando voglio" e una alla Targhe Tenco 2019 per la sua "opera prima". In seguito, la collaborazione con il film "Smetto quando voglio" continua, e Scarda firma la colonna sonora dei sequel "Masterclass" e "Ad Honorem". Nell'autunno del 2017, poi, rientra in studio per mettersi al lavoro sul suo nuovo disco "Tormentone", uscito a ottobre 2018 per Bianca Dischi e anticipato da tre singoli: “Bianca” (maggio), “Mai” (giugno) e “Non Relazione” (settembre).

L'intervista

Perché ha deciso anche lei di creare un "tomentone estivo" e cosa vuole comunicare con il suo brano?

"Sono molto legato all'estate, a quel concetto di posto del cuore, di amicizie stagionali, di ricordi d'infanzia. Volevo farci una canzone e l'ho fatta. Poi, in verità non é stato sto gran tormentone estivo però io mi sono tolto la fantasia che avevo di fare un pezzo così".

Si definisce un cantante o un cantautore? Segue più la tradizione musicale italiana o cerca un qualcosa di nuovo?

"Mi piace di più dire "cantante", ma di fatto sono un cantautore, colui che scrive ciò che canta, un po' lo sono anche nei contenuti, li dove con la parola "cantautorato" identifica un genere, ecco, alcuni elementi di questo genere sono individuabili nelle mie canzoni. Li dove cerco di essere poetico o profondo. Credo di seguire una tradizione musicale abbastanza italiana sia nuova che vecchia, sono influenzato anche da tante cose estere, ma tutto ciò si mischia e si incastona così tanto, che alla fine da vita a qualcosa di immediatamente riconoscibile come mio".

Com'è stato esibirsi in tutta Italia quest'estate? Ha qualche aneddoto da raccontare?

"Ci sono state un paio di date così così, ma le altre sono state magnifiche, é andato tutto molto bene, ho trovato un bel pubblico ovunque, che ha cantato, che ha partecipato. Abbiamo conosciuto tante persone, ascoltato vari dialetti, assaggiato di tutto a livello culinario, e visto un sacco di paesaggi, tutti diversi tra loro. Di aneddoti ce ne sono fin troppi, ma non saprei quale riportare in particolare".

Cosa porterà a Udine il 20 settembre?

"A Udine sarà un "voce e chitarra". Porterò la solita scaletta, ma sarà eseguita in chiave più intimista. Senza annoiare però, di solito non lo faccio. Sono due i dischi che ho fatto, suonerò praticamente tutto il secondo e una cinquina di pezzi del primo. Spero ci sia una buona risposta anche qui".

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