Il mare fonte di energie rinnovabili, se ne parla in un incontro con l'Uniud
Lo sfruttamento del moto ondoso nell’area costiera italiana e croata. Si parlerà di questo nell'incontro “Studi di fattibilità: uno scambio di esperienze” in programma, in versione online, giovedì 27 maggio alle 10. L’appuntamento, organizzato dall’Università di Udine, rientra nel progetto Interreg “Coastenergy”che coinvolge otto partner italiani e croati, tra i quali il Laboratorio di Ingegneria gestionale dell’ateneo friulano.
L’incontro, in lingua inglese, si terrà sulla piattaforma Teams ed è aperto a tutti gli interessati che devono registrarsi nell’apposita pagina web.
Sfruttare il mare per l'energia rinnovabile
L’obiettivo di Coastenergy è quello di trasformare i porti e le aree costiere italiane e croate in piattaforme per lo sfruttamento del mare come fonte di energia rinnovabile, favorendo iniziative imprenditoriali nel settore dell'energia blu. Al progetto partecipano, oltre all’Università di Udine, l’Agenzia per l’energia della Regione istriana, come capofila, l’Agenzia per lo sviluppo di Ragusa, il Centro internazionale per lo sviluppo sostenibile del sistema energetico, di quello idrico e del sistema ambientale di Zagabria, la città di Porto Tolero, l’Università di Camerino, la Comunità delle Università mediterranee di Bari e la Camera di commercio di Chieti Pescara.
Il programma dell’evento prevede una sessione mattutina e una pomeridiana, e vedrà il coinvolgimento di tutti i partner del progetto e dei portatori di interesse. La prima parte, dopo il saluto di benvenuto del team dell’ateneo friulano e un excursus del progetto e del consorzio che lo conduce, fornirà una prima panoramica sugli studi di fattibilità predisposti da ciascun partner. In particolare, il gruppo di ricerca dell’Università di Udine illustrerà la sua indagine per la realizzabilità di un sistema che sfrutti le energie rinnovabili dal mare in Friuli Venezia Giulia.
Nel pomeriggio l’incontro proseguirà con una discussione sull’applicabilità delle tecnologie a pompe di calore e di sfruttamento del moto ondoso nell’area costiera italiana e croata, per alimentare un confronto e uno scambio di esperienze tra i partecipanti.