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Incontro tra Poste Italiane e i sindaci del Friuli Venezia Giulia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

92 Sindaci hanno sottoscritto la lettera aperta sui disservizi nel recapito della corrispondenza e per rivendicare maggiori e migliori servizi negli uffici postali: oggi, 11 febbraio 2020, alle 14.30 nella sala convegni dell'Unione degli Industriali di Pordenone l'atteso incontro chiarificatore convocato da Poste Italiane spa. Prima una ventina, poi sono diventati 40 e subito dopo 60 e con l'interessamento di Anci Fvg si è giunti a 80 salendo a oggi a 92: queste sono le Amministrazioni comunali i cui Sindaci hanno sottoscritto e condiviso la Lettera aperta predisposta nelle settimane scorse a Vajont e indirizzata a Poste Italiane spa. Si tratta di una lettera propositiva che parte dai grandi disagi registrati un po' in tutta la Regione e conseguenti alla riorganizzazione del servizio di recapito postale che da giornaliero dovrebbe essere diventato a giornate alterne e, in realtà, trasformatosi in un vero e proprio calvario per gli utenti. "In queste settimane di attivazione abbiamo raccolto numerose segnalazioni, lettere private ma anche di comitati, come nel caso della Petizione popolare per la mancata consegna di corrispondenza nell'Altipiano triestino, o messaggi di imprenditori preoccupati per l'assenza di certezze nella consegna con tempistiche certe da parte di Poste Italiane spa che fanno letteralmente saltare possibilità lavorative". Tante conferme che hanno indotto i Sindaci a chiedere in un incontro ufficiale a Poste Italiane spa per relazionare sui disagi che il territorio sta patendo e allo stesso tempo, a seconda delle dimensioni, rivendicare l'attuazione di piani aziendali che dovrebbero portare a migliorare l'accessibilità degli uffici postali, la messa a dimora di sportelli ATM/Bancomat e l'avvio di uffici più efficaci per la consegna delle raccomandate inevase. I Sindaci hanno anche proposto di rivalutare le offerte economiche di Poste Italiane spa per il servizio di tesoreria proposto negli ultimi anni anche in ragione dei significativi utili, oltre il miliardo di euro sia nel 2018 sia per l'anno appena concluso, tenuto conto che i Comuni sono da sempre partner del sistema postale. Alla protesta dei Sindaci, rilanciata dall'Anci Fvg, hanno posto particolare attenzione deputati e senatori della nostra Regione ma anche singoli consiglieri regionali che hanno trovato sintesi nell'incontro avuto lo scorso 6 febbraio 2020 tra una delegazione di amministratori locali e il Presidente del Consiglio Regionale. L'aspettativa dei Sindaci è che dopo il fermento nei recapiti postali registrato in questi giorni in diversi Comuni si arrivi a concordare delle forme peculiari, anche in via sperimentale per la nostra Regione, di coordinamento tra gli amministratori e Poste Italiane spa che al di là di un recapito di posta elettronica consenta un'interlocuzione costante con un vero e proprio tavolo che porti a migliorare e verificare la puntualità del recapito della corrispondenza con frequenze coerenti con ciò che prevede la legge in vigore. 

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