Al Museo del Castello inaugura il nuovo Museo Friulano della Fotografia
Appuntamento venerdì 13 dicembre nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, dove alle 18.00 sarà inaugurato il nuovo Museo Friulano della Fotografia.
La mostra
Il nuovo percorso conta otto sale del terzo piano del Castello. Il Museo Friulano della Fotografia è nato già nel 2001 a completamento del percorso sull’immagine del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, ma ora viene presentato un nuovo museo dedicato totalmente alla fotografia, più ampio e completamente rinnovato in spazi recentemente ristrutturati.
L'esposizione
Il nuovo allestimento, infatti, ha l'obiettivo di valorizzare gli archivi conservati in Fototeca recuperando il ruolo della fotografia storica come opera d’arte. La Fototeca dei Civici Musei si è sviluppata a partire dalla fine dell’Ottocento per documentare le opere conservate dai musei udinesi e si è arricchita grazie ad acquisizioni, donazioni e depositi. Il ricco patrimonio, costituito da oltre 200mila immagini, permette di ricostruire la storia di Udine e del Friuli dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento.
Il museo
Il nuovo museo è curato da Silvia Bianco e vede esposte stampe vintage alternate a digitalizzazioni elaborate per narrare delle “storie per immagini” e proporre i diversi temi rinvenibili negli scatti di fotografi friulani e non solo. Le fotografie esposte sono tutte stampe originali e l’esposizione verrà periodicamente rinnovata mantenendo i temi proposti. La prima sala è dedicata alla storia della fotografia con la quale si interseca la storia degli studi fotografici udinesi e un excursus sulle collezioni. Seguono una sala dedicata al ritratto in studio e una alla fotografia di paesaggio. Una sala è dedicata a Udine: attraverso le fotografie si racconta la storia della città dall’annessione al regno d’Italia a oggi proseguendo la narrazione che comincia nel Museo Archeologico e prosegue in Galleria d’Arte Antica. Uno spazio è dedicato alle tradizioni e ai costumi, una sala agli strumenti fotografici e per la visione delle fotografia. Inoltre, non potevano mancare il ricordo della Prima Guerra Mondiale e il fondo Augusto Luxardo, parte della Biblioteca d’Arte dei musei.