Alla ARTtime torna la fotografia d'autore - "La magia d'uno scatto"
Prosegue col solito entusiasmo la febbrile attività di ARTtime, forse una delle gallerie d'arte più attive e dinamiche d'Italia. Venerdì 26 novembre 2021 alle ore 10:30 apre i battenti la collettiva di fotografia “La magia d'uno scatto”, ovviamente sempre all'insegna della più totale sicurezza.
La nuova rassegna, interamente dedicata alla fotografia “La magia d'uno scatto” presenterà al pubblico le opere di cinque tra fotografe e fotografi: i progetti esposti parlano a cuore aperto e raccontano tutta la magia che si cela dietro al fatidico “clic”. I visitatori avranno modo di apprezzare un percorso espositivo che sarà in grado di ricreare le emozioni che il fotografo prova quando scatta, obiettivo ambizioso che si provera a centrare (si spera con pieno successo). Rimarrà aperta e visitabile fino a lunedì 13 dicembre.
Sabato 27 novembre alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, momento conviviale che si svolgerà in totale sicurezza all'insegna della volontà di tornare pian piano alla normalità.
Espongono: Camilla Biella, Monica Bonacina, Michele Massolini, Halina Morcinek e Ilario Terzoli.
Camilla Biella vive a Piacenza. Dopo l’insegnamento si è dedicata con passione alla ricerca e sperimentazione fotografica; fa parte da anni del Gruppo Fotografico “Idea e Immagine” della sua città natale. Nel progetto “Vit'altra” la fotografa vuole portare alla luce la ricerca dell'identità perduta durante momenti di crisi e la susseguente “uscita” da noi stessi per poter cogliere l'essenza più intima e profonda della nostra identità. Riflettere per comprendersi, chiudersi per aprirsi, sembrar diversi per invece tornare più autentici di prima. Camilla Biella ha esposto in mostre fotografiche personali e collettive organizzate a Piacenza e provincia, Firenze, Milano, Ferrara, Reggio Emilia, Udine e all'estero, precisamente a Lugano, Strasburgo e Aalst (Belgio).
Una volta Monica Bonacina fotografava esclusivamente per istinto, quasi senza pensiero, ancor meno premeditazione. Ora, rispetto al passato, fotografa con un po’ più di consapevolezza e conoscenza, sia quando la muove l’istinto, sia quando la muove la ragione. A volte coglie l’attimo, a volte aspetta ed ha imparato a “vedere” una fotografia e a non farla, una sensazione bellissima. Adora il senso di libertà e leggerezza che le dà l’essere una fotografa amatoriale, semplicemente appassionata, semplicemente curiosa, a volte attiva ricercatrice, a volte pigra osservatrice. Talvolta le capita di esser colta da un’ispirazione imprevista, da un’idea fugace, che si concretizzano in un unico scatto, oppure che poi, pian piano, prendono la forma di un tutt’uno narrativo coerente.
Michele Massolini è nato con una vena artistico creativa naturale, ha spaziato in diversi settori, dalla musica, passando per la grafica e tenendo per molti anni la fotografia come un naturale parallelo; da ragazzo era specializzato in ritratti e matrimoni avendo fatto la gavetta da assistente quando la pellicola chiedeva tanta esperienza per acquisire la tecnica. La vita lo ha portato lontano dalla fotografia, fino a quando si è riaccesa una luce che gli ha fatto riprendere il filo perso, ma questa volta esplorando l'immenso mondo della fotografia di viaggio e paesaggio. Da circa 3 anni sta lavorando per creare un prodotto artistico che possa piacere, essere moderno, ma anche ricordare la fotografia nelle sue origini, con uno classico e colorato, ma senza disdegnare affatto il mono e l'architettura.
Halina Morcinek ricorda un momento importante della sua vita quando ha scattato consapevolmente la sua prima foto: era il paesaggio dei Monti dei Giganti (Polonia). Quel momento le ha fatto capire che c'è qualcosa nella fotografia che va oltre l'ambito di un normale ricordo di famiglia. La fotografia ha cambiato la sua visione del mondo esterno e si è collegata con il suo mondo interiore. Col tempo, la forma espressiva di Halina Morcinek è diventata non solo una parola, ma un'immagine. Questo processo essenzialmente le ha dato l'opportunità di entrare in dialogo con il "suo" destinatario, un dialogo silente. La fotografa polacca ma da molti anni residente a Essen utilizza esclusivamente il bianco e nero con la stampa alla gelatina d'argento da negativi 8x10''.
Ad Ilario Terzoli è sempre piaciuto guardare, osservare, rubare tutto ciò che vedeva e registrare nella sua mente non solo l’immagine, ma soprattutto l’emozione del momento. Proprio per fissare queste emozioni ha iniziato a “salvarle” sulla scheda SD della sua Nikon. I motivi che lo frenavano dal condividere le sue fotografie con un pubblico più ampio erano la timidezza, la ricerca della perfezione nella tecnica e la paura del giudizio per uno scatto non perfetto. Grazie al fotografo Elio Villa è stato come aprire gli occhi per la prima volta: non ci si deve preoccupare del tecnicismo di ogni scatto, bensì ragionare su come voler fotografare dal punto di vista compositivo e chiedersi sempre: "Qual è il soggetto?", pensando al risultato e all'emozione che si vuole ottenere.
La mostra sarà visitabile fino al 13 dicembre presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19 e dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.